Non c’è pace per l’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Dopo gli episodi di violenza nel presidio trapanese qualcuno si è messo anche a sparare i fuochi d’artificio.
Forse si voleva festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. O ancora era un modo per festeggiare in anticipo l’inaugurazione della nuova hall. Invece no. Qualcuno nella notte tra giovedì e venerdì ha deciso di accendere dei fuochi d’artificio all’interno dell’ospedale.
Una vicenda a dir poco inusuale e molto pericolosa. L’esplosione dei fuochi d’artificio è avvenuta all’esterno, in un’ala dell’ospedale, proprio accanto all’edificio. Intorno all’una di notte tra il 4 e il 5 maggio si sono elevati in cielo vistosi fuochi d'artificio. I pazienti e il personale sanitario del presidio ospedaliero sono stati presi di soprassalto. I botti hanno interrotto il sonno dei degenti, e preoccupato non poco.
Sono, infatti, intervenute, oltre la squadra antincendio del Presidio Ospedaliero e due volanti della Questura di Trapani per svolgere le indagini del caso.
Sul caso anche il Commissario straordinario, Ing. Spera ha avviato indagini interne, per cercare di ricostruire quanto accaduto. Sicuramente è stata presentata denuncia alle Autorità competenti per il grave gesto, compiuto da incivili e vandali, incuranti dei pericoli potenziali conseguenti ad un grave gesto del genere e del rispetto dovuto ad un luogo di cura quale è un ospedale.
Certo è, come dicevamo, che l’ospedale di Trapani non sta vivendo un momento tranquillo. Nelle ultime settimane si sono verificati altri episodi di violenza all’interno del nosocomio. Nei giorni scorsi, in particolare, si sono vissuti momenti di paura per l’aggressione a colpi di coltello da parte di un uomo al Pronto Soccorso. Brandendo un coltello un uomo ha seminato il panico al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio Abate dove il personale in servizio è stato costretto a barricarsi in una sala in attesa che arrivassero le forze dell'ordine.
Senza alcun apparente motivo l’uomo prima avrebbe insultato e minacciato due infermieri. Poi dalle parole è passato alle vie di fatto, aggredendoli.
Soltanto l'arrivo delle forze dell'ordine ha scongiurato che la situazione potesse degenerare. L'uomo, un pregiudicato trapanese, era stato già bloccato un primo momento dalla polizia, che lo aveva identificato e costretto ad andare via dal pronto soccorso, dove aveva messo il terrore a medici e pazienti. Ma lui, dopo un po', era ritornato, ancora più aggressivo. Da qui l'intervento dei Carabinieri con l'arresto. I medici sono tornati a chiedere più sicurezza. Nelle scorse settimane è stato riaperto il presidio di polizia al pronto soccorso, ma non è attivo nelle ore notturne. Il Commissario Spera auspica che si trovi il modo per aprire il posto di polizia anche la notte.
Resta il mistero di chi abbia acceso i fuochi d’artificio.