Alcune di loro hanno numerosi figli, come Caterina madre di quattro ragazzi tra i 14 e 20 anni, altre percorrono anche 300 chilometri al giorno per andare e rientrare dal posto di lavoro pur di riabbracciarli ogni sera. Sono mamme che lavorano come i papà e anche negli stessi ruoli di responsabilità. Poi, quando tornano a casa svolgono con gioia e impegno il loro ruolo di madri.
In occasione della loro festa, le mamme di Poste Italiane hanno voluto mandare il seguente messaggio: “Tutto questo è realizzabile solo grazie alla rete familiare e grazie alle politiche di sostegno alla famiglia sulle quali c’è ancora tanta strada da fare ma anche tanti esempi virtuosi cui fare riferimento, sia nel pubblico che nel privato”.
Caterina Ucciardi (in foto), portalettere in servizio presso il Centro distribuzione di Trapani Platamone: “La mia è una famiglia numerosa, una scelta frutto anche delle possibilità offerte dal mio lavoro in un’azienda che ha fatto della parità di genere e delle politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità un punto di forza. Il lavoro da solo non è sufficiente a supportare la crescita della famiglia. Così come non lo sarebbe soltanto la rete sociale. Tutto deve muoversi all’unisono: retribuzione, servizi sociali, lavoro e famiglia. La vera festa della mamma è collaborare tutti per garantire un work life balance tutto l’anno”.
In provincia di Trapani oltre il 50 % dei dipendenti è donna, con oltre 190 lavoratrici proprio nel settore del recapito. Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, Poste Italiane ha ottenuto la certificazione “Top Employers” per la qualità delle politiche in tema di organizzazione e valorizzazione delle risorse umane.
In azienda è disponibile inoltre un percorso dedicato alla neo genitorialità. Si chiama “Lifeed” e ha come obiettivo quello di valorizzare le competenze maturate dalle dipendenti durante l’esperienza genitoriale: la gestione del tempo, l’ascolto, la pazienza, l’empatia e la comunicazione. Le capacità e le qualità acquisite come neo-genitore vengono potenziate grazie a un programma differenziato per fascia d’età che prevede momenti di dialogo e confronto.