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23/05/2023 06:00:00

Solarium di Levanzo. La Soprintendenza: “Doveva essere in legno”. Continuano le polemiche

Non è per niente chiusa la vicenda del solarium della discordia a Levanzo. La struttura realizzata sulla scogliera a due passi dal porto e con un’ossatura in acciaio non proprio bella da vedere. Dopo il dissequestro c’è un intervento della Soprintendenza che fa sapere che la struttura doveva essere in legno. Intanto non si fermano le polemiche, con il Pd egadino che chiede un consiglio comunale aperto sulla vicenda.

Nei giorni scorsi il gip di Trapani, Caterina Brignone, ha disposto la revoca del sequestro della strutturain corso di realizzazione sulla più piccola delle isole Egadi e destinata a divenire un "solarium elioterapico" a disposizione di una struttura alberghiera. E' stata dunque disposta la rimozione dei sigilli apposti giorni fa dalla Capitaneria di Porto di Trapani.
Il Gip ha accolto l'opposizione proposta dall'avvocato Salvatore Longo, difensore nominato dalla ditta, l'impresa Macetra di Trapani.

 

Dopo il dissequestro del solarium di Levanzo disposto dal giudice per le indagini preliminari Caterina Brignone, sulla vicenda interviene anche la soprintendente di Trapani Girolama Fontana, finora rimasta in silenzio. "L'unico materiale previsto nella nostra autorizzazione era il legno" dice Fontana contattata da Repubblica. Niente acciaio e bulloni dunque. Eppure, tra le argomentazioni addotte nel provvedimento e che hanno portato alla revoca del sequestro, rientra il parere favorevole del Genio civile di Trapani sulla realizzazione di una sottostruttura "in acciaio" e "l'ancoraggio al terreno tramite pilastri di acciaio e ancorante chimico".
Come mai la Soprintendenza autorizza un progetto con un materiale e il Genio Civile una cosa diversa? Ogni ente - spiega ancora la Soprintendente - “rilascia le proprie autorizzazioni. Stiamo acquisendo tutte le carte per capire cos’è accaduto.

Il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione, si è detto “stupito” per la decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani. “Leggeremo attentamente le motivazioni del provvedimento. Rimane un dato: si tratta di una struttura di circa 900 metri quadri in un'area portuale".

Intanto il Pd Egadino, sulla vicenda della concessione demaniale rilasciata a Levanzo per la realizzazione di un solarium, abbraccia l’iniziativa del PD Provinciale. “Molti sono i dubbi sulle fasi di questa vicenda, pur constatando la presenza di tutti i pareri di rito. Crediamo che vada fatta una seria riflessione sulla opportunità da parte del comune di revocare al più presto la concessione edilizia”.
Pertanto, il Pd delle Egadi chiede al presidente del consiglio di Favignana, Manuela Serra, di convocare un consiglio comunale straordinario, aperto alla cittadinanza, nel quale si discuta del progetto di Levanzo ma anche la realizzazione del Pudm, il suo stato dell’arte e se ci sono in essere nuove richieste di concessioni sulle tre isole.
“La questione è sentita non solo dalla cittadinanza, viste le oltre 30.000 firme raccolte dalla petizione, avviata da ragazzi di Levanzo”. Aggiunge la nota del Pd che chiede il ritiro in autotutela della concessione. Legambiente ha presentato una richiesta di accesso agli atti per vederci chiaro. Insomma, una vicenda che non si chiuderà a breve.