Prende il via oggi al Tribunale di Trapani per Francesco Paolo Anguzza. E' accusato di avere violentato una donna su una panchina delle Mura di Tramontana a Trapani. La violenza è avvenuta la notte del 25 novembre. La vittima, che tramite il suo avvocato Fabio Sammartano si è costituita parte civile nel processo, è una 44enne senza fissa dimora di origini ucraine che ha riportato delle lesioni permanenti all’apparato genitale.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, a incastrare l’uomo sarebbero state alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Intanto, il 37enne imputato resta detenuto in carcere.
. Non si conoscono ancora i motivi dello stupro: l'uomo probabilmente era in preda ai fumi dell'alcool e avrebbe tentato un approccio con la donna che, però, lo avrebbe respinto, scatenando così una violenta reazione.
Il 37enne, difeso dall'Avvocato Salvatore Galluffo, ha sempre respinto le accuse: "“Sì. Io e Natalia abbiamo avuto un rapporto sessuale - ha detto - Lei era consenziente. Anche in passato abbiamo avuto incontri intimi. Io e Natalia ci conoscevamo da diversi mesi”.
E ancora. "Non c’è stata alcuna violenza. Il rapporto è avvenuto con le stesse dinamiche di quelli precedenti. Quando ho visto che perdeva sangue ci siamo fermati e l’ho aiutata rivestirsi. Le ho detto: Nataliia stai sanguinando e lei non diceva niente”.
La donna ha confermato il rapporto sessuale, aggiungendo, però: “Mi ha fatto una richiesta che io non ho voluto assecondare e mi ha presa con la forza”.
Quella notte, secondo il suo racconto, si sarebbe incontrato con Nataliia in un locale del centro storico. “Io ero con amici e lei si è avvicinata, iniziando a bere con noi”. I due poi si sono recati alle Mura di Tramontana come dimostrano le immagini estrapolate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. Qui si sarebbero seduti su una panchina, vicina a quella rinvenuta sporca di sangue, continuando a bere. Poi si sono alzati.
Scesa la scalinata, Nataliia e il 37enne avrebbero consumato un rapporto sessuale sulla strada sottostante. Rapporto interrotto, sempre secondo la sua versione, quando la donna ha iniziato a perdere sangue. “L’ho aiutata a rivestirsi e siamo ritornati sulle Mura”.
L’ucraina si è seduta sulla panchina. “Mi ha detto che aveva freddo io l’ho abbracciata. Siccome continuava a sanguinare mi sono affacciato dalle Mura. Ho notato un ragazzo che lavora al panificio lì nei pressi e gli ho chiesto di chiamare una ambulanza”.
Quando sono giunti i sanitari del 118, l’uomo era ancora lì.
Non è il solo caso di violenza sulle donne nell'ultimo periodo a Trapani. Di recente una donna è stata violentata nei bagni di un locale. Ne parliamo qui.