I luoghi parlano. I loro nomi, significativi e non casuali, raccontano storie di popolazioni, identità culturali e sociali. Un patrimonio che va tutelato e salvaguardato.
Il Comune di Favignana ha sottoscritto una convenzione con l’Università di Palermo e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani per l’avvio di un'importante ricerca. Il progetto, che coinvolge tutte le comunità delle isole minori e degli arcipelaghi della Sicilia, mira a raccogliere toponomi tradizionali delle contrade, della costa, delle porzioni di mare, ovvero quel repertorio microtoponomastico isolano non cartografato nelle carte ufficiali che vive soltanto nelle pratiche di denominazione e nell’oralità degli abitanti del luogo, gli anziani, i pastori, i contadini ma, soprattutto, i pescatori locali.
“La comunità delle Egadi ha una specificità”, dice Marina Castiglione, docente dell'Università di Palermo, coordinatrice del progetto. “Vive non soltanto l’interno ma anche il mare. Ciò non sempre accade nelle isole minori, ci sono realtà che hanno una più forte vocazione agricola, qui, invece, il mare è preponderante, non solo nella flora e nella fauna ma anche nella denominazione delle cale che prestavano rifugio alle imbarcazioni grandi e piccole. Stiamo reperendo molte informazioni interessanti, soprattutto attraverso le persone che di mare si sono occupate e che in qualche modo continuano a essere la voce viva e la testimonianza di un rapporto secolare con il mare”.
La ricerca si inserisce in un più ampio progetto diretto dal Centro di studi filologici e linguistici Siciliani, “Archivio dei Toponimi Orali della Sicilia”, che prevede la realizzazione di una banca dati e di un sito web nel quale saranno pubblicate tutte le informazioni raccolte dai diversi ricercatori, dottorandi e studenti e in cui confluiranno anche quelle riguardanti la comunità egadina.
“Siamo felici di aderire a questa importante iniziativa”, dice l’assessore Monica Modica, con delega alla Cultura. “L’Amministrazione comunale di Favignana intende valorizzare i beni culturali e immateriali della comunità. La convenzione stipulata con l’Università di Palermo ha proprio questo scopo: creare sinergia tra il territorio e le Istituzioni universitarie. Ciò consentirà di valorizzare il patrimonio e la memoria del territorio e di metterli a sistema”.
La convenzione prevede, oltre alla pubblicazione dei dati raccolti, molteplici iniziative finalizzare all’incremento del turismo culturale nell’arcipelago delle Egadi con la creazione di percorsi naturalistici pensati su base toponomastica e la collocazione di una apposita cartellonistica accompagnata da una segnaletica parlante.