E' ancora caos in Sicilia sul fronte dei collegamenti con le isole minori, dopo gli ultimi sequestri. Ieri Caronte & Tourist Isole Minori ha effettuato una corsa straordinaria della linea Trapani - Pantelleria, per sopperire a quanto accaduto il giorno prima, con il sequestro che aveva lasciato a terra persone e merci.
C'è da capire cosa succederà adesso, perchè sembra che le ragioni del sequestro della nave Sansovino non siano legate solo ad un mancato rispetto della barriere architettoniche. Anche perchè non è stata sequestrata la gemella Laurana. E quindi? In pratica, ad inizio giugno tre traghetti erano stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, e gli altri sequestri di lunedì sono serviti raggiungere la cifra decisa dal gip di 29 milioni di euro del sequestro, di un'inchiesta che riguarda una possibile truffa sui contributi regionali per i collegamenti e sulle gare della Regione. La truffa starebbe, secondo le indagini, nel fatto che le navi non hanno le condizioni richieste per abbattere le barriere architettoniche, nonostante abbiano dichiarato il contrario.
La Caronte & Tourist dichiara: “Il sequestro è unicamente collegato al valore delle stesse e finalizzato al raggiungimento della cifra prevista nel decreto cautelare dalla Magistratura. Nulla a che vedere, dunque con presunte violazioni delle normative sul trasporto dei passeggeri a mobilità ridotta e/o con tematiche inerenti la regolarità dei mezzi, perfettamente in grado di assolvere alle loro funzioni. A suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati (sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara. In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione. Peraltro, le navi Ulisse, Helga e Bridge sono state di recente dotate di ascensore, bagni per disabili e di tutti gli accessori necessari per garantire non solo il rispetto delle normative sulle PMR, ma per portare le navi ai più alti standard del settore. Per questo ribadiamo l’assoluta legalità e linearità dei nostri comportamenti e siamo fiduciosi che le navi oggetto del sequestro possano rientrare al più presto in servizio a esclusivo beneficio delle comunità isolane alle quali ribadiamo il nostro più vivo rincrescimento”.Faremo di tutto per garantire i servizi per le isole minori utilizzando altre navi ed evitare problematiche per i trasporti in questo periodo, dove sono maggiori le presenze di turisti. Siamo al lavoro per garantire tutte le tratte previste e fare in modo che non ci siano disguidi per gli utenti".
«Abbiamo immediatamente attivato i contatti con la compagnia di navigazione e con l’amministratore giudiziario nominato dalla Procura di Messina per verificare come garantire il servizio dei traghetti per le isole minori e non creare disagi a residenti e turisti. Siamo al lavoro per cercare una soluzione rapida”. Lo afferma l’assessore regionale delle Infrastrutture e dei trasporti, Alessandro Aricò.
«Abbiamo già avviato una interlocuzione con la società armatrice - prosegue Aricò - per verificare se sia possibile impiegare altre navi sulle rotte per le isole siciliane e la Caronte ha già annunciato l’utilizzo di un traghetto alternativo per il collegamento Trapani-Pantelleria. Adesso è necessario capire in che modo garantire anche le corse da e per le altre isole. In quest’ottica, stamattina in assessorato si è svolta una riunione operativa con l’amministratore giudiziario delle nove imbarcazioni oggetto del provvedimento giudiziario, per comprendere se e a quali condizioni i traghetti sottoposti al fermo possano essere comunque impiegati nei servizi di linea. Della vicenda, inoltre, sono stati informati i Prefetti delle province interessate». Frattanto, da ieri la tratta Trapani-Pantelleria viene coperta dalla nave Lampedusa dopo il sequestro del Sansovino.
"È veramente assurdo che debba essere la magistratura a scoprire intollerabili inefficienze nel sistema dei trasporti marittimi che di recente hanno portato al sequestro di numerosi traghetti che collegano la terraferma con le isole minori. I siciliani non possono essere ostaggio delle evanescenti e fallimentari politiche del governo regionale. Chiederemo subito la convocazione di una la seduta della commissione Ambiente e Trasporti dell'Ars, nella quale l'assessore Aricò venga a riferire sull'incresciosa vicenda. Nel frattempo il governo trovi subito valide alternative ai mezzi fermati per non fare pagare ai siciliani le inefficienze del proprio operato”.
Lo affermano i deputati regionali del M5S Cristina Ciminnisi, Jose Marano e Adriano Varrica, componenti della IV commissione dell'Ars.
“I sequestri dei traghetti che collegano le Eolie con la terraferma e da ultimo il sequestro del Sansovino che collega Pantelleria a Trapani – afferma Cristina Ciminnisi - sono atti dovuti della magistratura, ma di fatto non solo comprimono il diritto alla mobilità degli isolani, ma rischiano anche di compromettere seriamente la stagione turistica nel pieno del suo svolgimento. La vicenda pone in tutta la sua evidenza la fragilità del sistema dei trasporti navali siciliani, di fatto operanti in una sorta di regime di monopolio che le politiche della Regione non hanno mai contribuito a superare”.
“Preoccupa inoltre – conclude Ciminnisi - il silenzio e l’inattività della Regione Siciliana di fronte all’ennesimo collasso dei trasporti da e per le isole minori a causa di una flotta ormai vetusta e prossima al disarmo, oggi fermata da una inchiesta giudiziaria, ma il più delle volte ferma per ragioni tecniche, guasti e riparazioni. Dal governo regionale attendiamo risposte esaustive e azioni immediate e una netta inversione di marcia rispetto alle fallimentari politiche del passato più o meno recente”.
"Inaccettabile che l’Isola di Pantelleria rimanga priva di un collegamento fondamentale con la terra ferma a causa del blocco della nave Sansovino della società di navigazione Caronte & Tourist". E’ questo quanto dichiarano Domenico Venuti e Giuseppe La Francesca, rispettivamente Segretario e Responsabile Isole Minori del Partito Democratico Provinciale.
"Occorre un intervento immediato del governo regionale – dichiara ancora Domenico Venuti – perché non vi è dubbio siamo di fronte a una interruzione di pubblico servizio essenziale per Pantelleria".
"Ritornano puntualmente ancora una volta tutte le criticità dei trasporti marittimi da e per le isole minori della Sicilia, ecco perché auspico – prosegue La Francesca – che possano trovare risoluzione immediata i problemi giudiziari della società Caronte & Tourist al fine di non creare ulteriori disservizi alla comunità pantesca, che non vi è dubbio ha bisogno di due navi che la collegano alla terra ferma".
“Massimo rispetto per l’attività della magistratura ma il Governo regionale deve intervenire immediatamente per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini dell’isola di Pantelleria”. Così il deputato regionale trapanese del Pd Dario Safina dopo la notizia del sequestro del traghetto Sansivino. “Al di là della vicenda giudiziaria che verrà affrontata nelle opportune sedi, ora è necessario ed urgente che l’assessore regionale Aricò intervenga immediatamente con la predisposizione di una moto nave su Pantelleria affinché venga garantito ai panteschi il loro dritto al collegamento con la terra ferma. A rischio c’è anche la stagione turistica appena iniziata: lasciare Pantelleria senza collegamenti significherebbe provocare danni incalcolabili all’economia di quella comunità”.
"Siamo sconcertati dalla notizia apparsa sulla stampa in relazione ai sequestri della Guardia di Finanza delle navi Isola di Stromboli, Vesta, Pietro Novelli, Isola di Vulcano nel settore Eolie e della Sansovino a Pantelleria". commenta Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole di Sicilia. "Questi, si sommano a quelli patiti il 6 giugno scorso tanto nelle Eolie quanto a Ustica a seguito dei sequestri delle navi Ulisse, Helga che era operativa sulla linea Palermo-Ustica e Bridge in servizio nelle Isole Eolie. Si tratta di una situazione insostenibile che rischia di mettere in ginocchio l’economia delle isole minori con pesanti penalizzazioni tanto per coloro che nelle isole ci vivono quanto per i numerosi visitatori che in questo periodo dell’anno ne fanno metà di vacanza. Si interrompono così i servizi essenziali facendo venire meno alcuni diritti basilari sanciti dalla legge e dalla costituzione, quali la mobilità dei cittadini e la continuità territoriale. Si perde, quindi, la capacità di approvvigionamento di derrate alimentari, medicine, carburante ecc. Non entrando nel merito dei provvedimenti – ha concluso Del Bono - auspichiamo l’immediato risolutivo intervento delle Prefetture interessate, dell’Assessorato Regionale alle infrastrutture alla mobilità e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile per un ripristino urgente della regolarità del servizio".