I disturbi dell’alimentazione sono patologie che si manifestano attraverso comportamenti alimentari disfunzionali e preoccupazioni eccessive per il peso e la forma corporea. Si tratta di malattie complesse che coinvolgono sia fattori biologici che psicologici e si presentano in diverse forme.
L'associazione marsalese "Spazio Donna" ha accolto favorevolmente la mozione depositata da diversi consiglieri comunali, ai quali rivolge il ringraziamento per la sensibilità mostrata e per avere attenzionato una problema che, purtroppo, viene poco preso in considerazione.
Una condizione che la pandemia ha esacerbato tanto da provocare un aumento del 36% dei sintomi associati a disturbi alimentari e boom di ricoveri, aumentati del 48%. I dati, emersi da uno studio appena pubblicato dall’International Journal of Eating Disorder, ci dicono che per il 90% sono le donne ad esserne colpite, una fragilità psico-emotiva rimasta sommersa.
I cambiamenti della normale routine, la perdita di punti fermi strutturale, e di contatti sociali, l’influenza negativa dei media sono stati a carico soprattutto dei giovani.
“La mozione presentata -dice la presidente di Spazio Donna, Rossana Titone - vuole istituzionalmente intervenire venendo meno, purtroppo, strutture cliniche che si prendano in carico il disturbo in maniera multi disciplinare. Noi saremo accanto a questo percorso da un punto di vista sociale. Abbiamo bisogno di comprendere noi adulti, strutturati, che i ragazzi non danno nulla per scontato, che c’è tanto da lavorare sui modelli propinati dai social, c’è da lavorare sull’autostima e sulla capacità di accettazione. Oggi siamo costretti a rilevare che ci sono troppi casi di malessere psichico, che poi si riversa in quello della salute. Non c’è un solo modello che vale per tutti, ci sono le persone che possono trovare un equilibrio pur nella imperfezione, ammesso che la perfezione esista".
"Perdere di vista questo focus significa non aiutare i giovani a essere se stessi, ad amarsi, a gestire e vivere le emozioni. Un lavoro sinergico che va fatto con gli addetti alla sanità, le istituzioni, la scuola, le associazioni. Per questo - conclude la presidente - abbiamo già avviato una serie di interlocuzioni per allestire un convegno sul tema dei disturbi alimentari. Oggi molte famiglie sono lasciate sole e se non strutturate economicamente non possono rivolgersi a cliniche specializzate fuori dalla Sicilia. Grazie ai consiglieri Flavio Coppola, Vito Milazzo, Enzo Sturiano, Leo Orlando, Eleonora Milazzo, Gabriele Di Pietra, Pietro Cavasino, Nicola Fici, Piergiorgio Giacalone, Walter Alagna, per avere depositato una mozione di importanza sociale e sanitaria”.