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18/07/2023 02:00:00

A Marsala l'incontro del Rotary Club con Rosetta Martinez 

 Il 7 luglio scorso il Rotary Club Marsala ha offerto un’ora di intensa cultura in compagnia del medico cardiologo marsalese, Rosetta Martinez [socia onoraria del Club], presentata dalla Past President Giannina De Bartoli che mette in risalto il suo impegno di donna nella famiglia e nella professione. Per i pochi che non la conoscono, traccia in breve il suo curricolo professionale.

A soli 23 anni consegue la laurea in medicina con il massimo dei voti. Il giorno dopo viene accettata come assistente volontaria nella scuola del Prof. Luigi Condorelli presso la facoltà di medicina dell’Università “La Sapienza” di Roma. Da quel momento è un’escalation inarrestabile. È per qualche anno all’università di Palermo, al seguito del Prof. Aldo Turchetti. Qui prende la libera docenza e incontra l’uomo della sua vita, Marcello Martelli, che è anche compagno di lavoro. Insieme col marito e il Prof Turchetti, ritorna a Roma dove continua l’attività di docente presso l’Università “La Sapienza”. Intanto vince il concorso per Professore associato con incarico primariale per malattie del microcircolo, nella 1a Clinica Medica del Policlinico “Umberto I”.

Nel 1979 per un semestre presta insegnamento di Malattie Cardiovascolari all’Università Italo-Somala a Mogadiscio, un’esperienza di vita molto forte che lascia il segno nel cuore e nella mente di questa donna molto sensibile alle miserie umane. La prematura morte del marito la segna sensibilmente, anche se comunque è circondata dall’affetto dei suoi tre figli, Vanda, Cecilia ed Eugenio. Colma il vuoto affettivo con lo studio che le fa conseguire il titolo di Prof. Ordinario di Patologia Medica all’Università “La Sapienza”. Sensibile a soddisfare i bisogni dei più deboli trascorre le ferie estive in Kenya dove presta la sua opera come volontario medico. Ancora oggi si dedica all’umana solidarietà e all’attività di medico internista e cardiologo.

Rosetta Martinez ha tenuto sempre nel cuore la sua città natale e nonostante la sua veneranda età, per i tanti presenti alle Cantine Pellegrino ha tenuto una conferenza sui rapporti tra scienza e fede. Per cinquantacinque minuti ha catturato l’attenzione del pubblico, raccontando con razionalità e passione i millenari confronti tra il modo di pensare scientifico e quello religioso. Con esempi calzanti, riferendosi anche a uomini di scienza e filosofi, l’oratrice ha rimarcato che non può esservi contrasto tra la scienza e la fede, perché il primo concetto si riferisce alla scoperta delle leggi della natura, il secondo concetto al fattore supremo che le ha poste.

Il rapporto tra scienza e fede è complementare. La fede non si scontra con la scienza, ma ne accoglie le scoperte purché siano indirizzate al bene dell’umanità. Il guaio si verifica quando le scoperte scientifiche vengono indirizzate in malam partem, per snaturare l’umanità o opprimere le popolazioni.
Il contrasto che si è voluto vedere tra le scoperte evoluzionistiche ottocentesche e la creazione divina è apparente. L’evoluzionismo presuppone la creazione. Non può esserci evoluzione dal nulla. La Genesi deve essere rettamente intesa come un racconto da interpretare alla luce delle scoperte scientifiche successive. In ogni caso, le scoperte scientifiche non creano nulla di nuovo, ma scoprono regole prima nascoste nell’infinita trama dell’universo, opera divina.

Le argomentazioni proposte con serenità e lucidità da parte di una donna di scienza, attenta fin da giovanissima ai problemi umani e sociali sono state occasione di riflessione per gli ascoltatori e magari, chissà, di rivedere le proprie convinzioni. Rosetta Martinez, di cui i suoi concittadini vanno fieri, fin da giovanissima è stata impegnata in politica, in difesa dei diritti dei più deboli. È stata veterana del voto alle donne di cui già oltre 70 anni fa chiedeva l’introduzione. Fin dalla sua prima giovinezza, ancora studente universitaria, si è battuta per pari diritti e pari opportunità alla donna. Ha partecipato con passione alla vita politica attiva e nel 1948, a solo 20 anni, salì sul palco di Piazza Loggia da dove pronunciò un discorso sui temi più caldi del momento. Fu un evento marsalese, perché fu la prima donna a farlo. È più che mai convinta che esiste un Dio Creatore dell’Universo, mentre respinge fermamente la teoria del caos universale, perché il caos avrebbe generato solo caos, mentre il mondo è frutto di una precisione matematica.