20,10 - Palermo è assediata dagli incendi e si registrano tre vittime. Nel capoluogo siciliano brucia il monte Inserra, un ampio bosco che sovrasta i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo. Rientrata l'emergenza all'ospedale Cervello:"Nell'ospedale Cervello di Palermo non vi è più alcun pericolo. L'allarme suscitato dall'evento incendio che ha riguardato aree di Palermo e l'area limitrofa all'ospedale è rientrato. In ogni caso non ci sono stati danni alla struttura aziendale. Risultato che è stato garantito grazie al pronto intervento degli uffici aziendali coadiuvati dai vigili del fuoco e dalla protezione civile. Si chiarisce che non vi è stata alcuna evacuazione di pazienti", dice in una nota l'Azienda ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. Un incendio è divampato nel cimitero di Santa Maria di Gesù e ha conivolto il convento: alcuni residenti della zona hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Il vento non accenna a diminuire e le fiamme si avvicinano alle abitazioni in direzione Sferracavallo, borgata marinara del capoluogo siciliano, che condivide con Mondello il monte Gallo, anch'esso devastato dal fuoco. In fiamme anche la collina di Bellolampo, dove sta bruciando una delle vasche della discarica comunale con esalazioni venefiche. Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perché minacciate dalle fiamme o a causa dell'aria irrespirabile. La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina
Sale a due il bilancio dei forestali del servizio antincendio regionale rimasti gravemente feriti nelle operazioni di spegnimento degli incendi nel Palermitano. Entrambi sono ricoverati in gravi condizioni nel reparto Grandi ustionati dell’ospedale Civico di Palermo. Si tratta dell'ispettore della forestale Ciro Cavataio, di 61 anni, vittima di un incidente sul lavoro a Partinico, che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 40 per cento del corpo. Il secondo forestale è Rosario Tiversia, di 52 anni, rimasto ustionato a Bagheria nel corso di un incendio questa mattina. Oltre ai due forestali nella notte, due vigili del fuoco di due diverse squadre, impegnate a Monreale e a Bellolampo, sono rimasti feriti. Le loro condizioni non sono gravi, ma è stato necessario il trasporto in ospedale.
SEGESTA. «Le fiamme divampate ieri sera non hanno risparmiato neppure il Parco archeologico di Segesta. Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l'incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al più presto ai responsabili». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l'incendio che ieri sera ha colpito il Parco archeologico in provincia di Trapani.
«Grazie a un’attenta programmazione - aggiunge l’assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - e alle recenti opere di pulitura, scerbatura e potatura abbiamo evitato il peggio. Risultano invece completamente distrutti il punto di ristoro, il corpo di guardia e il deposito vicino al tempio, il blocco dei bagni nei pressi dell’antiquarium e la tettoia delle case rupestri. Quasi tutta la staccionata protettiva della strada che conduce al teatro e le recinzioni di sicurezza sono stati ridotti in cenere, così come i cavi elettrici e i corpi illuminanti nei pressi del teatro. Ci stiamo attivando per un'ulteriore e attenta ricognizione dei danni - conclude il componente della giunta Schifani - anche nell'ottica di porre in sicurezza i percorsi di visita e non compromettere l’imminente stagione teatrale».
BMW. Il vasto incendio che da ieri sera ha colpito molte zone di Palermo e della provincia ha distrutto quasi totalmente una concessionaria di auto Bmw a Isola delle Femmine (Palermo), la Nuova Sport Car. L'autostrada A29 è stata raggiunta da una grossa nube di fumo nero visibile da km di distanza. Il rogo è stato domato.
18,10 - "Sono in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in Sicilia in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola».
Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, dopo l’ennesima giornata di roghi che si sono verificati in quasi tutte le province siciliane.
«Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili – prosegue il governatore – e numerosi roghi ancora attivi. Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni.
Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale – conclude il presidente della Regione – di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza».
La situazione in tempo reale: 50 incendi attivi, le squadre non sanno più dove mandare le persone, lo scirocco propaga il fuoco attraverso le chiome, le piante in stress idrico fanno il resto. La Sicilia con queste temperature era una scatola di fiammiferi pronta a essere accesa. pic.twitter.com/sEU7ff0TqZ
— Ferdinando Cotugno (@FerdinandoC) July 25, 2023
16,10 - Bruciano lo Zingaro e San Vito Lo Capo.
"SALVIAMO LO ZINGARO!!! - è il testo di un disperato appello -. Il sindaco, l'amministrazione, i cittadini di San Vito Lo Capo urlano a gran voce la richiesta di aiuto per avere i Canadair che, ancora, non si sono visti!!! Salviamo la Riserva, la fauna, la flora, la vita! Ci rivolgiamo a tutti, alla Regione, allo Stato, a chiunque possa aiutarci! Il fuoco avanza con impressionante velocità, ogni minuto è prezioso!".
I Canadair alle 16 di oggi, 25 Luglio 2023, non sono mai arrivati, e adesso la Riserva è presa dalle fiamme.
Questo è il bilancio che stamattina faceva il Sindaco di San Vito, La Sala, prima dell'ulteriore aggravarsi della situazione: "Non ci sono state vittime ma ingenti i danni a San Vito lo Capo, nelle contrade di Cala 'mpiso, Salce grande, Salce piccolo, Giardinello, Saffaglione e strada comunale Mondello. A causa del terribile incendio di questa notte, oltre alla vegetazione sono andate bruciate anche abitazioni ed è stato necessario evacuare la popolazione dell'intera zona, circa 400 persone che sono state ricoverate al Teatro comunale dove sono ancora in attesa di poter tornare nelle proprie case, ove possibile, mentre si stanno valutando soluzioni per quanti si ritrovano senza. Anche il camping La Pineta è stato minacciato dall' incendio ed è stato evacuato, ma per fortuna il fuoco non è entrato all'interno della struttura. In questo momento, 9 del mattino, l'incendio non è ancora del tutto spento, anche a causa del mancato, sollecitato, intervento dei Canadair, impossibilitati a raggiungere la zona poiché impegnati, da ieri, in operazioni di spegnimento nel resto del territorio. Ci auguriamo che i residui focolai, dato il permanere delle alte temperature e del forte vento di scirocco, non arrivino ad alimentare ulteriori incendi".
15,30 - Sono 86 gli incendi in Sicilia, secondo i dati della sala operativa dei Vigili del fuoco aggiornati alle 12. Sono 5 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 12 a Catania, 7 Enna, 17 a Messina, 26 a Palermo, uno a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 Trapani. Le situazioni più critiche si registrano nelle provincie di Palermo, Trapani, Catania e Messina. Gli interventi di soccorso sono stati complessivamente 336 e ve ne sono 147 in coda. In supporto dei Vigili del fuoco operanti sull'Isola sono giunti in nottata colleghi dalla Campania, che stanno operando nel Messinese. In serata è atteso l'arrivo di rinforzi dal Lazio e dalla Toscana, che verranno dislocati rispettivamente nel Palermitano e nel Trapanese.
Rogo in collina, evacuato padiglione ospedale Palermo
I vigili del fuoco stanno evacuando il padiglione B dell'ospedale Cervello di Palermo che si trova sotto contrada Inserra, la collina alle porte del capoluogo che brucia da ore. L'aria nella zona è irrespirabile. I pompieri sono impegnati anche nelle operazioni di spegnimento dei roghi che minacciano l'ospedale. L'evacuazione si è resa necessaria per tutelare pazienti e personale costretti per ore a inalare il fumo sprigionatosi dal rogo vicino. Le fiamme comunque sarebbero state circoscritte e non ci sarebbero danni all'ospedale.
Concessionaria distrutta
Un incendio ha colpito la Nuova Sport Car, una concessionaria di automobili che si trova in via delle Industrie, tra Isola delle Femmine e Capaci, proprio a ridosso dell'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. Sono intervenuti i vigili del fuoco per domare le fiamme e, per sicurezza, per circa due ore sono state chiuse le carreggiate dell'autostrada in direzione Mazara e in direzione Palermo. la concessionaria ha subito gravi danni. Decine di auto sono state completamente inghiottite dalle fiamme. Anche la struttura e gli uffici sono andati distrutti.
Una nube nera si è alzata sopra Capaci intorno alle 10.30, probabilmente per la presenza di materiale plastico. Intorno alle 12 il rogo è stato domato e la situazione traffico è tornata sotto controllo. Anche l'autostrada è stata riaperta ma il traffico è ancora congestionato in entrambe le carreggiate.
300 milioni di euro
Gli incendi estivi sono costati alla Sicilia oltre 300 milioni di euro negli ultimi 12 anni, recando danni pesantissimi per il patrimonio ambientale, gli allevamenti, le aree rurali e turistiche”. Lo dice Giuseppe Pullara, segretario regionale e vice presidente nazionale di Conflavoro Pmi, citando dati del Corpo forestale. “Al di là della ripartizione regionale delle risorse destinate al piano nazionale incendi boschivi – spiega Pullara – il Pnrr in questo senso potrebbe rappresentare un’opportunità da cogliere, attraverso la destinazione di risorse per attuare misure straordinarie di contrasto agli incendi boschivi, in considerazione della relativa incidenza sul patrimonio, naturale ed economico, regionale. Un’azione di tal genere infatti sarebbe perfettamente in linea con una delle direttrici principali da realizzare nel quadro del Pnrr, che è la transizione ecologica”.
14,40 - Un Canadair è impegnato nello spegnimento di un incendio di contrada Khamma nell'isola di Pantelleria. Le fiamme stanno interessando la stessa zona che era andata in fiamme ieri. Il rogo è ripartito stamattina e si è reso necessario l'intervento di un aereo antincendio. Sul posto è al lavoro il corpo forestale della Regione Siciliana.
“La situazione è andata fuori controllo questa notte, a causa del forte vento da sud che ha fatto propagare gli incendi nella zona di Palermo”. Lo spiega a LaPresse Salvo Cocina, direttore generale del Dipartimento protezione civile Regione Siciliana. “Tutte le colline circostanti la città che sono state colpite da forti incendi - si tratta di colline urbanizzate, con case e villette sparse - ma nella nottata si è riusciti per fortuna a far evacuare le persone. Non abbiamo vittime ma danni alle costruzioni. Il problema è che stamattina si sono levati in volo i Canadair ma non possono operare a causa del vento e delle turbolenze causate dall'incendio stesso”, spiega. “Il dispositivo regionale è mobilitato con i vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale. Però non basta. Per questo la Regione ha chiesto l'intervento delle squadre di vigili del fuoco da fuori dalla Sicilia perché per oggi è prevista una situazione critica con alte temperature e vento”. Rischio di nube tossica? “Si potrebbe avere per l'incendio che ha preso la discarica di Bellolampo, ma la situazione in questo momento è contenuta”, assicura.
Un incendio sta interessando in queste ore una zona verde vicino la A29 a Isola delle Femmine (PA). Il rogo si trova nei pressi di una zona con molti esercizi commerciali e sta producendo un denso fumo grigio.
Due vigili del fuoco sono rimasti feriti nello spegnimento degli incendi avvenuti nella notte tra Palermo e Monreale. Le loro condizioni non sono gravi ma sono stati portati in ospedale.
12,10 - Brucia pure il Parco Archeologico di Segesta.
Il vasto incendo ha praticamente mandato in fumo l'area del parco archeologico compreso il punto di ristoro e tutte le zone limitrofe, Pispisa, Mango, contrada Margana, Giacaudo, Conca, Scorciagatto. Il tempio dorico stanotte era avvolto dal fuoco.
Calatafimi oggi deve fare i conti con un evento straordinario che ha completamente mandato in fumo dai 600 agli 800 ettari di bosco e macchia mediterranea.
Al momento su Segesta e sulle tenute Margana sta operando un canadaier per effettuare dei lanci. “Una vera tragedia – dice il sindaco di Calatafimi, Francesco Gruppuso – Quanto eravamo riusciti a salvare lo scorso anno in una notte è andato completamente distrutto. Siamo profondamente addolorati. Prego ed invito chiunque sappia qualcosa su questa mano criminale, di recarsi presso le sedi opportune per una denuncia circostanziata”.
AUTOSTRADA. Problemi nella zona dell’autostrada Palermo Messina, dove è stato chiuso il tratto da Tusa a Sant’Agata di Militello in entrambi i sensi di marcia. Stanno intervenendo gli operai del Cas e gli agenti della polizia stradale.
E’ di nuovo chiusa ma solo in direzione Palermo l’autostrada Palermo Mazara del Vallo a causa di un altro incendio divampato al chilometro uno. Gli automobilisti sono costretti ad uscire a Capaci e rientrare a Tommaso Natale. Stanno intervenendo i vigili del fuoco per spegnere le fiamme e consentire la riapertura dell’asse viario. In direzione aeroporto l’autostrada è stata riaperta.
L'#aeroporto di Palermo ha riaperto: al momento saranno consentiti solo un numero limitato di voli in partenza. Per gli arrivi, è in corso il monitoraggio delle condizioni meteo. In aggiornamento...
— Aeroporto di Palermo (@AeroportoPa) July 25, 2023
MUSUMECI. «Stiamo vivendo in Italia una delle giornate più complicate degli ultimi decenni: nubifragi, tornadi, grandine-gigante al Nord; caldo torrido e incendi devastanti nel Centro-Sud. Mentre piangiamo le tre vittime di queste ventiquattr'ore, sento di dovere ringraziare i Vigili del fuoco, i dirigenti e volontari di Protezione civile, le Forze dell'ordine, gli operai forestali e tutti coloro che sono in queste ore mobilitati nelle trincee più difficili. Lo sconvolgimento climatico impone a tutti noi un cambio di passo, senza alibi per alcuno. Ma oggi occupiamoci di contenere i danni. E sono tanti!». Lo afferma il ministro Nello Musumeci.
11,10 - Il vento di scirocco impedisce ai Canadair di operare contro gli Incendi in Sicilia. Squadre di volontari si mobilitano per contrastare le fiamme nelle zone critiche di Palermo La Sicilia è attualmente alle prese con una grave emergenza Incendi, la situazione più drammatica si sta vivendo a Palermo e provincia. Oltre il problema delle fiamme e delle temperature alte c’è anche quello del forte vento di scirocco sta rendendo impossibile alle squadre di Canadair ed elicotteri operare efficacemente. Al momento, soltanto un Canadair è riuscito a decollare per combattere le fiamme nella zona di Altofonte.
Una donna di 88 anni, Rita Gaetana Pillitteri, in precarie condizioni di salute è morta nel Palermitano perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. L'anziana ieri aveva la febbre alta, ma gli operatori, per il grosso rogo divampato nella zona di San Martino delle Scale, non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione.
L'aeroporto di Palermo ha riaperto: al momento saranno consentiti solo un numero limitato di voli in partenza. Per gli arrivi, è in corso il monitoraggio delle condizioni meteo. Così si legge sull'account social dello scalo palermitano.
Gente in strada e paura a Palermo.
COLDIRETTI. “Una catastrofe senza precedenti con un danno ambientale incalcolabile. Non è più possibile affrontare la criminalità, condizioni meteorologiche estreme, e la destrutturazione del sistema antincendio in questo modo. A ciò si associa un’evidente follia dei piromani che minaccia tutti”. Lo afferma Coldiretti Sicilia che sta monitorando in tutta l’Isola una situazione tragica con migliaia di ettari bruciati, polmoni verdi distrutti, case rovinate, produzioni danneggiate. Un calcolo che già ammonta a vari milioni di euro ma che di fatto non è quantificabile anche per le evidenti conseguenze che tutta la Regione avrà.
Ogni anno – afferma Coldiretti Sicilia – è sempre peggio perché evidentemente manca un piano strategico che salvaguardi l’Isola. Vanno migliorata le relazioni tra le istituzioni, Il rimboschimento con un controllo continuo dei boschi, la riattivazione dei bacini di montagna, la riabilitazione delle strutture di vedetta che ormai sono abbandonate, il potenziamento di uomini e mezzi non solo dei vigili del fuoco ma anche della protezione civile e di tutte le forze dell’ordine anche in zone periferiche sono degli interventi necessari insieme all’inasprimento delle pene per chi, approfittando del caldo eccessivo, dà fuoco.
Ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi bruciati con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo – conclude Coldiretti Sicilia – con effetti devastanti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità”.
CISL. “Siamo vicini a tutti i cittadini che da ieri sera vivono momenti davvero angoscianti per via degli incendi, e ringraziamo i lavoratori forestali, protezione civile, vigili del fuoco e tutti gli operai dei servizi pubblici essenziali che da ore contrastano con il loro lavoro la propagazione del fuoco e le conseguenze, a Palermo, in provincia e anche nel trapanese, affrontando anche le altissime temperature che rendono sempre più difficile lo svolgimento del loro lavoro”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani. “Siamo fortemente preoccupati, il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e si propone forte il tema della prevenzione da sempre carente ma anche del controllo del territorio, troppi i terreni anche privati che restano incolti che sono letteralmente micce pronte ad esplodere. La politica tutta deve impegnarsi ad approntare strategie con una vera e propria programmazione e controllo del territorio anche contro i piromani che mettono a rischio la vita dei cittadini, altrimenti si andrà solo avanti con interventi in emergenza”, commenta La Piana insieme a Franco Nuccio segretario generale Fai Cisl Palermo Trapani. “Serve una vera e propria cultura della prevenzione dei rischi derivanti da situazioni climatiche estreme come quelle che stiamo vivendo che purtroppo, è evidente non sono sporadici né nelle stagioni calde né in quelle fredde”. “Vivremo, infatti, poi una emergenza nella emergenze perché il terreno andato a fuoco in queste ore potrebbe essere a rischio smottamenti in caso di piogge torrenziali. Serve dunque un patto istituzioni e sindacati per far fronte una volta per tutte alle strategie necessarie per tutelare il nostro patrimonio ambientale e boschivo” concludono La Piana e Nuccio.
10,20 - Aggiornamento sugli incendi devastanti che oggi, 25 Luglio, stanno colpendo la Sicilia.
Le fiamme sono divampate per tutta la notte in tutte le province. Sono 55 gli incendi ancora in atto nell'Isola. Il forte vento di scirocco rende impossibile a canadair ed elicotteri operare. In volo soltanto un Canadair impegnato a contrastare le fiamme nella zona di Altofonte. In azione ci sono soltanto i mezzi di terra. La situazione più grave resta sempre quella delle zone attorno a Palermo, dove sono giunte anche squadre di volontari dalle province di Agrigento ed Enna. Nella notte sono state evacuate abitazioni a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi. Situazione critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, nel Messinese e a Enna.
Qui l'intervento di ieri a Pantelleria.
L'autostrada Palermo-Mazara del Vallo è chiusa per gli incendi. In direzione Mazara l'uscita obbligatoria è a Tommaso Natale, mentre in direzione Palermo uscita obbligatoria a Capaci. In tutte e due le direzioni si sono formate lunghissime code di veicoli.
Sono 233 i voli che erano previsti per oggi sull'aeroporto di Palermo, che è stato chiuso al traffico fino alle 11 di stamane a causa delle fiamme che hanno circondato l'area perimetrale dello scalo. Otto voli sono già stati cancellati e due sono stati dirottati su Trapani Birgi. Dei voli in programma per oggi 20 erano quelli presi in carico dallo scalo di Catania, che sta operando con soli 4 movimenti l'ora, dopo l'incendio del 16 luglio scorso che ha danneggiato l'aerostazione. Il mancato ripristino del traffico aereo su Palermo rischierebbe dunque di aggravare ulteriormente la già difficile situazione degli scali siciliani.
«La situazione in tutta la Sicilia è ancora difficilissima anche per le condizioni meteo che stanno complicando ulteriormente il lavoro di chi deve contrastare le fiamme. Sono stato per tutta la notte in costante contatto con il Corpo forestale, con la Protezione civile, con i Vigili del fuoco e la Prefettura per avere aggiornamenti in tempo reale. Dal capo dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco, il prefetto Laura Lega, ho ottenuto l’impegno a far giungere in Sicilia ulteriori squadre provenienti da altre regioni in quanto quelle in servizio in Sicilia sono già tutte impegnate nei vari fronti di fuoco che interessano tutto il territorio. Sono vicino agli uomini che in questo momento, con grande dedizione e coraggio, stanno contrastando le fiamme, e voglio esprimere loro la gratitudine mia e di tutti i siciliani. Il mio pensiero va anche alle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case perché messe a rischio dai roghi. Attendo con apprensione aggiornamenti sulle condizioni di salute dell’operaio forestale che ieri si è gravemente ustionato e che è attualmente ricoverato in terapia intensiva». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che sta seguendo da vicino l’evolversi dell’emergenza incendi che sta interessando tutta l’Isola e che ha espresso il suo cordoglio per la donna morta perché i soccorsi non sono riusciti a raggiungerla a causa degli incendi che bloccavano l'accesso alla sua casa nella zona di San Martino delle Scale.
CALAMPISO. La Guardia Costiera di Trapani interviene per salvare ed evacuare 28 persone dalla spiaggia di fronte il villaggio turistico di Calampiso, costrette a rifugiarsi verso il mare dopo un incendio di grande dimensioni che ha interessato tutto il complesso residenziale situato nel Comune di San Vito Lo Capo.
E’ iniziato tutto questa notte alle ore 02:35 circa, quando un incendio di enormi proporzioni, fomentato dal caldo vento di scirocco presente in zona, ha interessato improvvisamente il complesso turistico residenziale di Calampiso a San Vito Lo Capo, dove erano presenti solo i dipendenti della struttura ricettiva e nessun turista né avventori.
Le fiamme ed il fuoco si diffondevano così velocemente da non consentire alle persone presenti di fuggire all’interno del territorio, pertanto vista l’impossibilità di procedere verso “monte”, si rifugiavano tutte sulla vicina spiaggia, per evitare di affrontare l’incendio oramai propagatosi su tutta la scogliera e, pericolosamente, anche vicino al mare sottostante.
Ricevuta la chiamata di soccorso la Capitaneria di Porto di Trapani disponeva l’immediato intervento da mare della motovedetta CP 877, per assicurare l’evacuazione delle persone rifugiatesi sulla spiaggia e con il fuoco imperversante alle spalle, quindi partiva anche un gommone pneumatico dalla Delegazione di Spiaggia di San Vito Lo Capo per effettuare il trasbordo dei soggetti in difficoltà dalla spiaggia e dalla zona di mare di bassi fondali verso la motovedetta che, a causa del pescaggio, non poteva avvicinarsi oltre 100 mt. dalla battigia per evitare d’incagliarsi.
L’intervento del gommone però risultava impossibile a causa del forte vento, con raffiche di circa 25/30 nodi e dello stato del mare mosso, con onde alte circa 1,5 mt., pertanto venivano subito interessati i mezzi privati di alcune società di appoggio sub presenti nel porto di San Vito Lo Capo che, con a bordo i militari della Guardia Costiera di San Vito, riuscivano a raggiungere la costa con bassi fondali per prelevare tutte le persone sulla spiaggia, trasferendole, in sicurezza, sulla motovedetta CP 877, che alle ore 04:30 circa le sbarcava, sane e salve, sulla banchina del porto della Città.
Le fiamme ed il fuoco continuavano comunque ad imperversare, interessando anche un’altra struttura turistica “IL BAGLIO DEL SOLE”, in prossimità di Torre dell’Usciere, dove le persone ivi presenti, per scappare dall’incendio, si rifugiavano nuovamente sulla vicina scogliera.
Quest’ultima purtroppo, a causa delle condizioni meteo marine in costante peggioramento e dei massi affioranti non consentiva di raggiugere la costa con i mezzi navali.
Pertanto, la Sala operativa della Capitaneria di Trapani, in stretto coordinamento con la locale Prefettura, in ambito del Centro Coordinamento dei Soccorsi all’uopo convocato, interessava il personale del soccorso alpino e dell’Aeronautica militare di Birgi, che intervenivano prontamente con un elicottero, individuando ed atterrando in prossimità della costa dove si erano rifugiate le persone per sfuggire all’incendio devastante, facilitando così il soccorso delle stesse da terra con apposite autovetture messe a disposizione dal Sindaco di San Vito Lo Capo.
In poche ore quindi, venivano soccorse, evacuate e trasferite, con l’ausilio di mezzi navali, aerei e terrestri, in stretto coordinamento e collaborazione tra loro, tutti i soggetti in difficoltà a causa dei problemi e delle criticità create dal vastissimo incendio divampato sul litorale di San Vito Lo Capo, facilitando le successive operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco, del Servizio Forestale della Regione Sicilia, della Protezione civile ed il definitivo intervento dall’alto dei Canadair, già allertati dalla Prefettura per domare definitivamente le fiamme sviluppatesi.
SAFINA. La propaganda del governo Schifani, alla prova del 9, si rivela per quel che è realmente: la Sicilia brucia, nonostante gli sforzi degli operatori, il patrimonio ambientale va perso e l’incolumità dei cittadini messa a rischio”.
Così il deputato regionale trapanese del Pd Dario Safina dopo i numerosi incendi che hanno interessato in queste ore gran parte del territorio siciliano.
“Non possono annunciarsi misure rivoluzionarie a medio termine, senza pensare all’immediato – continua Safina - e meno male che le forze di opposizione hanno chiesto a gran voce di utilizzare pienamente i volontari di protezione civile, perché altrimenti i forestali ed i vigili del fuoco avrebbero avuto ancor maggiori difficoltà a contrastare i diversi incendi. La Sicilia sta cambiando colore, sta diventando ‘nera’”.
“Il Governo chieda scusa perché non servono più gli annunci ma fatti concreti. Iniziamo dal potenziare immediatamente il sistema di telecamere nei punti sensibili e diamo subito avvio ai piani di gestione dei boschi, per renderli vivi, affidandoli alle associazioni, agli agricoltori e agli allevatori, così da avere una implementazione del controllo sul campo. E poi attendiamo da mesi – conclude Safina - il piano di rimboschimento della Sicilia: quando dovrà ancora durare l’attesa?”.
09,00 - Una notte di lavoro intenso è stata vissuta da Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dall'82° Csar dell'Aeronautica Militare. I due reparti hanno collaborato in un'operazione di salvataggio per mettere in sicurezza un gruppo di turisti rimasti intrappolati dalle devastanti fiamme che hanno colpito il territorio trapanese.
Tutto è iniziato quando la Capitaneria di Porto di Trapani ha segnalato la scomparsa di un gruppo di villeggianti nella zona di Tonnara del Secco, a San Vito Lo Capo. I tecnici del Soccorso Alpino, sollecitati dalla situazione di emergenza, si sono diretti all'aeroporto militare di Trapani Birgi, dove sono stati imbarcati su un elicottero HH 139B dell'82° Csar.
Giunti nella zona dell'intervento, gli elicotteri hanno dovuto affrontare temperature elevate e un fuoco minaccioso che rischiava di propagarsi. Con grande abilità, il velivolo ha sorvolato la costa finché il gruppo di turisti non è stato individuato a poche centinaia di metri dalla riva.
Data la pericolosità della situazione, l'elicottero ha atterrato in uno spiazzo sicuro, consentendo ai tecnici del Soccorso Alpino e all'elisoccorritore dell'Aeronautica Militare di raggiungere il gruppo. I turisti sono stati assistiti, rifocillati e poi scortati a piedi fino alla costa, dove mezzi della Capitaneria li hanno messi in salvo.
Questa operazione è un esempio lampante dell'importanza e dell'efficacia del Soccorso Alpino e delle capacità di coordinamento dell'Aeronautica Militare in situazioni di emergenza. Il loro intervento tempestivo e coraggioso ha garantito la sicurezza e la salvezza dei turisti intrappolati dalle fiamme.
Un appello importante: in caso di incidenti o persone disperse in ambienti montani o impervi, contattare immediatamente il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 e specificare la necessità di un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L'operatore del #NUE112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, che attiverà il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) per affrontare l'emergenza. La collaborazione tra i vari reparti di soccorso è fondamentale per garantire la sicurezza di chiunque si trovi in difficoltà in queste zone particolarmente ostili.
7,30 - E' un inferno. Nelle giornate più calde di sempre, brucia tutto.
La città di Palermo è assediata dalle fiamme che stanno devastando le colline sopra Mondello. Molte famiglie hanno lasciato casa. A fuoco anche la discarica di Bellolampo, col rischio di fumi tossici.
L'aeroporto di Punta Raisi, già al collasso per i voli dirottati da Catania, è stato chiuso almeno fino alle 11. Chiuso anche un tratto dell'autostrada A29.
E’ stato istituito a Palermo il centro operativo comunale per l’emergenza a causa degli incendi che avvolgono ancora le colline attorno al capoluogo. I roghi riguardano in particolare la montagna di Capo Gallo, il promontorio che sovrasta la località balneare di Mondello, e la collina di Bellolampo, dove sta bruciando una delle vasche della discarica comunale con esalazioni venefiche. Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perchè minacciate dalle fiamme o a causa dell’aria irrespirabile. La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina. L'aeroporto di Punta Raisi è stato chiuso sino alle 11 per precauzione. Cancellate le partenze Ryanair per Brindisi, Parigi Beauvais, Verona, Roma Fiumicino (3947), Cuneo, Roma (4901), Milano Malpensa (1016), Madrid. Volotea per Lione Easyjet per Milano Malpensa (3512). Chiusa la A29 palermo mazara del vallo, nel tratto Cinisi - Carini e Segesta Fulgatore
La provincia di Trapani nella morsa degli incendi.
La Prefettura ha attivato il Centro Coordinamento Soccorsi in relazioni ai roghi sviluppatisi nel Trapanese.
I Carabinieri, insieme a vigili del fuoco Aeronautica e altre forze di polizia sono istai mpegnati per mettere in sicurezza i cittadini nelle aree interessate dalle fiamme. Evacuata la spiaggia di Calampiso, così come alcune abitazioni, chiusa la A29 in entrambi i sensi per incendio altezza galleria di Segesta.
Fiamme anche ad Erice nella zona del demanio San Matteo impegnati i Carabinieri delle Stazioni di Erice, San Vito, Buseto Palizzolo e Radiomobile di Trapani e Alcamo.
Da ieri un incendio a Castellammare del Golfo sta tenendo impegnati i vigili del fuoco, protezione civile, Forestale, e numerosi volontari. C'è paura per la Riserva dello Zingaro, minacciata dalle fiamme.
6,00 - E’ un caldo record, che non si era mai visto così aggressivo e così prolungato in Sicilia e in provincia di Trapani. Da due settimane si superano i 40 gradi in tutta l’isola, e si sono raggiunte temperature mai viste in provincia di Trapani. Ieri a Castellammare del Golfo siamo arrivati a 45 gradi. Oggi in Sicilia si rischia di toccare i 50 gradi. Il caldo sta provocando blackout, guasti idrici, e ovviamente tanti incendi. Domani le temperature dovranno scendere.
Temperature record
Catania ieri è stata la città più calda della Sicilia. Alle 15 la temperatura ha raggiunto il picco di 47,6 gradi. E’ quanto emerge dalle rilevazioni effettuate dalla Protezione civile della Regione Siciliana. La stessa temperatura è stata a Priolo nel Siracusano. Temperature record anche in provincia di Trapani. Si sono toccati i 45 gradi a Castellammare del Golfo.
Ma in tutto il territorio si sono toccate punte mai viste. Nelle stazioni Sias si registrano valori inediti. Oltre ai 45 gradi di Castellammare del Golfo, ci sono i 43,8 gradi registrati a Fontanasalsa, i 42,3 gradi di Fulgatore (siamo a Trapani), 41,5 gradi a Marsala, 41,3 a Calatafimi, 40,5 a Pantelleria, 40,3 ad Erice. Nelle altre stazioni valori poco sotto i 40 gradi.
La situazione sarà molto critica anche oggi, perchè si prevedono picchi fino a 50 gradi soprattutto nella Sicilia sud orientale.
La protezione civile regionale ha disposto l’allerta rossa per il rischio incendi in tutta la Sicilia, tranne che nelle province di Enna, Agrigento e Ragusa. Catania, Palermo e Messina da bollino rosso.
Incendi
Sono tanti gli incendi in Sicilia. E ci sono zone in qui c’è molta paura. Un incendio ieri sera (24 luglio) ha investito Monte Gallo, sopra Mondello, la frazione balneare di Palermo. Ci sono anche le ambulanze. Paura per le case. Alcuni abitanti della zona si sono visti costretti ad abbandonare le proprie abitazioni minacciate dalle fiamme.
Incendi anche in provincia di Trapani. Un incendio è divampato, a Calatafimi-Segesta, nella zona del Castello Eufemio.
Le fiamme sono partite dalla parte bassa della montagna, attaccando il bosco. Per il sindaco Francesco Gruppuso il fuoco è stato appiccato. Paura per la Riserva dello Zingaro, minacciata dalle fiamme nel versante di Castellammare del Golfo. L’incendio è partito in contrada Conza, sotto la statale 187.
Non ancora quantificabili gli ettari di macchia mediterranea andati in fumo a causa delle alte fiamme nell’area della contrada sopra la grotta “Santa Margherita”.«Esprimo ferma condanna e auspico vengano individuati i responsabili così da costituirci parte civile per un danno incalcolabile e probabilmente programmato e mirato, poiché i roghi sono partiti da più punti proprio in questa giornata con forte vento di scirocco e temperature altissime -sottolinea il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto-. L’unità di crisi sta lavorando con solerzia ed attenzione e ringrazio ancora quanti da ore sono impegnati per mettere in sicurezza la nostra città nonostante i rischi e le temperature proibitive». Fiamme anche a Pantelleria. Un vasto incendio ha colpito la zona di Khamma, dalle parti del cimitero.
Blackout
L’altra conseguenza del gran caldo sono i blackout di energia elettrica che mettono a rischio attività commerciali e strutture pubbliche, come anche gli ospedali, e l’erogazione dell’acqua. La rete elettrica è sotto stress, per via dei consumi elettrici elevatissimi, con i condizionatori al massimo, ininterrottamente in ogni casa e ufficio. Ci sono continui via vai dell’energia e si registrano ingenti danni alle attività commerciali.
A Trapani da oltre 10 giorni, a causa delle elevate temperature e di una serie di sospensioni dell'energia elettrica per sovraccarico termico degli impianti di Bresciana, si è registrata e continua a registrarsi una diminuzione considerevole dei volumi idrici in arrivo nei serbatoi con conseguenti disfunzioni nella distribuzione idrica tanto su Trapani Vecchia/Centro storico che sul resto della Città. Il sindaco Tranchida, in deroga a precedenti disposizioni, in via del tutto eccezionale e limitatamente al periodo di contingenza della attuale situazione e emergenziale, ha impartito direttiva agli uffici interessati affinché gli stessi pongano in essere gli adempimenti di competenza atti a garantire lo scomputo in bolletta per i costi sostenuti dai privati in relazione a fornitura delle autobotti nel presente particolare momento critico di emergenza, a condizione che” gli utenti non siano morosi per quanto attiene i pagamenti del canone idrico, gli utenti presentino documentazione in originale comprovante in maniera inequivocabile che l'acquisto di autobotte sia stato effettuato in costanza della presente emergenza”.
Lavoratori a rischio
Il caldo killer mette a rischio anche i lavoratori. I sindacati chiedono di fermare i cantieri e di prevedere lo smartworking dove possibile.
«I fenomeni climatici estremi stanno provocando gravi disagi, sono causa di malori e innalzano anche il rischio di infortuni sul lavoro con squilibri idrominerali, sincopi, crampi da calore ed elevati livelli stress – afferma Pieremilio Vasta coordinatore regionale di Rete Civica della Salute – . Per tutelare la salute dei cittadini siciliani e, nello specifico, dei lavoratori bisogna intervenire sui modelli organizzativi aziendali: è doveroso valutare precauzioni e procedure d’emergenza, così come si è fatto durante la pandemia, attivando laddove è possibile lo smartworking e nei settori più esposti come che prevedono attività all’aperto o in luoghi non idonei e non rinfrescati, va operata la diversa modulazione degli orari di lavoro, fermando tutte le attività nelle ore più calde”.
Mercoledì rinfresca
Secondo le previsioni il picco della maxi ondata di calore è previsto per oggi, quando potrebbero essere raggiunti i 50 gradi. Domani, mercoledì, invece ci sarà un calo consistente delle temperature e si tornerà a respirare. Ma il caldo di queste settimane non fa che mettere a nudo, ancora una volta, gli effetti devastanti del cambiamento climatico e delle nostre azioni.