Un autobus del Comune di Marsala, o meglio, noleggiato dal Comune tramite la ditta Autoservizi Salemi, servirà la zona dello Stagnone e in particolare ci sarà la sosta nella strada comunale sterrata che porta in tutta l'area dove si svolge il Kite. Sull'attivazione di questa corsa e in particolare sulla sosta lungo la strada sterrara per la quale chiede da tempo la chiusura interviene Legambiente che ritiene un errore e un'ennesima aggressione allo Stagnone.
"Non si vuole dare proprio tregua alla Laguna della Riserva dello Stagnone. Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il Comune di Marsala ha stipulato un accordo con la ditta Autoservizi Salemi per i collegamenti giornalieri fra il centro città e l’aerostazione “Vincenzo Florio” e ...udite udit, è stata prevista una fermata lungo la strada comunale sterrata che porta alla zona del kite surf (ormai la chiamano così dopo l’occupazione manu militari)" - si legge in una nota a firma del presidente del Circolo Legambiente Marsala Petrosino Giuseppe Marino -.
"Non siamo certo contrari al potenziamento del trasporto pubblico, se serve a chiudere al traffico veicolare una zona che, quotidianamente, in barba ad ogni regolamento, viene invasa di auto, camper ed ogni altro mezzo di trasporto inquinante. Il trasporto pubblico dal centro città al quartiere di Birgi, potrebbe essere una buona idea per i turisti e gli abitanti, ma ci pare più utile che la fermata fosse prevista nel centro abitato (cosa che fra l’altro già fa la linea urbana N.4). E che, anzi, la strada sterrata pensata dal comune fosse del tutto chiusa al traffico, cosa che invochiamo da tempo - continua Marino -!.
L'appello di Legambiente a cambiare rotta - "Il futuro dello Stagnone, è legato ad una sua fruizione sostenibile, cosa che purtroppo, gli amministratori marsalesi non perdono occasione di ignorare, ed è necessario cambiare rotta immediatamente. Dobbiamo assolutamente evitare di radere al suolo la Riserva come è stato già fatto con il litorale sud della città ormai ridotto ad una accozzaglia di lidi ed abitazioni. Non vogliamo
lasciare alle prossime generazioni una città senza la sua zona di territorio più bella, che diciamo con malcelato orgoglio.. “che ci invidiano tutti” !!!), né farne un ginepraio di chioschi per gozzovigliare a volontà alla faccia della natura che sarà utilizzata come un
bellissimo schermo da osservare con un calice in mano e la musica a tutto volume nell’orecchio. Poi appena sarà tutto distrutto, non basterà cambiare canale per vedere un altro documentario, si spegnerà lo schermo e basta!".
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