Arrivati o a Favignana, a bordo della nave da ricerca “Hercules”, i due rostri in bronzo recuperati su un fondale di circa 80 metri nel sito della battaglia delle Egadi. Saranno esposti all'interno dell'ex Stabilimento Florio in cui sono già allocati anche 15 elmi, 20 paragnatidi, una spada, un centinaio di monete in bronzo e 7 monete in argento che saranno esaminati all'interno del laboratorio di primo intervento allestito all'interno della struttura.
"Un altro rinvenimento eccezionale nel mare delle Egadi, sulle orme delle scoperte fatte dal compianto amico Sebastiano Tusa", dice il soprintendente del mare Ferdinando Maurici, presente oggi a Favignana. "Recuperiamo i rostri numero 26 e 27. Una collezione straordinaria che nessun altro museo, nessuna istituzione in Europa possiede e che in Sicilia abbiamo l'onore, la fortuna e la responsabilità di avere. Un importante risultato che è frutto della grande sinergia tra l'Assessorato regionale ai beni culturali, la Soprintendenza del mare, la RPM Nautical Foundation, la SDSS - The Society for Documentation of Submerged Sites con la collaborazione imprescindibile del Comune di Favignana e l'Area marina protetta delle Egadi".
Una collaborazione importante che sottolinea il sindaco di Favignana Francesco Forgione "consente di qualificare l'offerta turistica delle Egadi e di arricchire il patrimonio culturale a disposizione della comunità. Il nostro mare ci consegna un patrimonio storico e di memoria che va tutelato e che intendiamo rendere fruibile attraverso l'ulteriore musealizzazione all'interno dell'ex Stabilimento Florio".