Il Coordinamento SalviAmo i Boschi Sicilia, alla luce dei gravissimi incendi che questa estate hanno colpito varie provincie siciliane e l’area metropolitana di Palermo, ha chiesto ufficialmente un incontro urgente con gli Assessori regionali Elena Pagana (Ambiente e Territorio) e Luca Sammartino (Agricoltura) al fine di discutere alcune proposte operative per la prevenzione e il contrasto degli incendi.
Tra le 20 proposte elaborate dagli esperti del Coordinamento, c’è il ripristino di un numero adeguato di Guardie forestali e il rafforzamento dei
distaccamenti territoriali, attualmente fortemente ridotti, la tempestività dei lavori di sistemazione delle strisce tagliafuoco entro il 15 giugno, la redazione obbligatoria del Catasto degli Incendi da parte dei Comuni, la sorveglianza del territorio specie nelle giornate ad alto rischio incendi.
“La Sicilia continua a bruciare” – dichiara Totò Pellegrino, membro del Coordinamento Salviamo i boschi e presidente della sezione di Trapani di Italia
Nostra. “Sono state lanciate molte buone proposte ma non è cambiato nulla. Anzi, la situazione è peggiorata e la Regione è sorda. La prevenzione è sempre più inadeguata, l'investigazione non ha prodotto risultati e la gestione dei boschi non è affidata a giovani laureati in scienze forestali che dovrebbero sostituire i vecchi dirigenti ormai in pensione da molto tempo. Anche dalle Procure, nulla. Gli incendi dolosi non sono tutti uguali: in alcuni di essi è evidente una regia con caratteristiche mafiose. Ma perché? Non lo sappiamo! Abbiamo qualche ipotesi ma è necessario un apposito pool di magistrati che indaghi”.
Il coordinamento è una rete di 52 associazioni costituito nel 2017, inizialmente a diffusione provinciale (Trapani) e poi estesosi su scala regionale (Coordinamento SalviAmo i Boschi Sicilia). Il Coordinamento si occupa di salvaguardia delle aree boscate dell’Isola e della loro prevenzione, e in questi anni ha messo in campo varie iniziative di protesta e di sensibilizzazione sul tema degli incendi, tra cui esposti e denunce, audizioni, raccolta firme, marce e flash mob.