Oltre 30 mila persone, più di 8.000 litri di birra spillati e circa 26.000 birre consumate: questi i numeri del Trapani Beer Fest, evento che ha unito l’arte della birra artigianale con la musica dal vivo, la comicità e il divertimento. Numeri importanti raggiunti già alla prima edizione e che soddisfano i Nerd Attack, organizzatori della kermesse con la collaborazione dal Comune di Trapani e del Luglio Musicale Trapanese.
Il Festival della Birra ha strizzato l’occhio alla sostenibilità con l’utilizzo di bicchieri eco green riutilizzabili, che hanno permesso di risparmiare circa 50 chilogrammi di plastica rifiuti, e con la raccolta vetro a responsabilità dei singoli artigiani presenti con i loro stand nella suggestiva piazza Vittorio Emanuele, nel cuore della città. Un successo di pubblico che è andato oltre le aspettative, tanto che il sistema di raccolta dei rifiuti è andato in tilt.
“Siamo molto soddisfatti del risultato di questa prima edizione, che ha superato le nostre aspettative - commentano i Nerd Attack, organizzatori dell'evento - . Ringraziamo tutti i partecipanti, i birrifici, gli artisti, gli sponsor e le istituzioni che hanno reso possibile questa iniziativa. Il "Trapani Beer Fest" è molto più di un festival; celebra l’artigianalità e la creatività presenti nel territorio di Trapani. Speriamo di ripetere questa esperienza anche il prossimo anno”.
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Il programma del festival è stato ricco di eventi collaterali, con spettacoli musicali, comici e culturali, dai The Remakers, che con il loro rockabilly hanno celebrato l’epoca d’oro degli anni '50, ai Blue Marlon, i JXJ, gli Inside The Hole e i Mantropia, fino ad arrivare al comico palermitano Chris Clun che con il suo show di stand-up comedy, ha chiuso il festival.
"Trapani Beer Fest" ha avuto il merito di stimolare il turismo anche in autunno e, soprattutto, di rilanciare il comparto birra a chilometro zero in un momento di crisi del settore. Assobirra ha evidenziato, infatti, “un 2023 in Italia con il segno negativo” che rende oggi più che mai imprescindibile un intervento da parte di Governo e Parlamento nei confronti del settore. In concreto, l’associazione che rappresenta il 92% della birra prodotta e venduta in Italia, chiede una riduzione “limitata ma strutturale delle accise che ingiustamente gravano sulla birra, l’unica bevanda da pasto che in Italia ne è soggetta. Soprattutto perché sul comparto pende una spada di Damocle: il ripristino delle accise a partire dal 1° gennaio 2024”.
Anna Restivo