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16/10/2023 06:00:00

Ecco il nuovo parco eolico a Fulgatore

Il 3% dell’energia elettrica prodotta dal nuovo parco eolico a Fulgatore verrà utilizzato per opere di compensazione nel Trapanese, come strade o servizi utili alla comunità. Va in questa direzione il rifacimento delle strade di accesso al nuovo parco eolico a Fulgatore implementate dalla società portoghese EDPR. Persino il risparmio delle oltre 39.000 tonnellate di emissioni di CO2 all'anno è un credito per la comunità territoriale, considerando che l’emissione di una tonnellata di CO2 genera un danno di 180 euro.


L’energia di circa 55,5 giga watt all'anno prodotta dalle 9 turbine dell’impianto appena inaugurato, verrà immessa nel circuito nazionale e quindi rivenduta sul mercato per soddisfare il fabbisogno energetico di circa 27.000 famiglie in Sicilia. Ma a quanto equivale questo 3%? Un calcolo non è fattibile perché tanti sono i fattori che incidono sull’offerta di mercato della luce, però la compensazione è congrua. Basti pensare che nel mercato italiano, solo l’ambito domestico, il costo del chilowattora è pari a 0.225 euro, il più alto d’Europa.

L’impianto eolico inaugurato mercoledì 11 usa il movimento dell’aria per generare elettricità, con pale che svettano nel cielo per oltre 30 metri, gettando le fondamenta in mezzo ai vigneti. “Come Comune stiamo stilando una convenzione con la società (EDPR ndr) per avere una certa compensazione per l’impatto sul territorio, nella frazione di Fulgatore e nell’intero Comune di Trapani – dice Giuseppe Pellegrino, assessore comunale all’Urbanistica -. Comunque, c’è un po' di rumore ogni tanto quando c’è scirocco”. Molti produttori a livello, anche nazionale, affermano che il rumore che generano le pale renderebbe difficile il lavoro sotto di esse, nonostante nessuno studio abbia riscontrato che le turbine eoliche siano incompatibili con i vigneti.

 

 

“EDPR è un gruppo industriale che investe esclusivamente nell’energia rinnovabile, quindi in impianti eolici e fotovoltaici – afferma Roberto Pasqua, direttore esecutivo Sud-Est Europa di EDP Renewables -. Nel mondo abbiamo oltre 15mila megawatt installati in 14 paesi e 3 continenti, ed evitiamo emissioni per 20 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Questo è il primo parco che abbiamo costruito e inaugurato in Sicilia, a Fulgatore. Questo è il primo di una serie di investimenti che faremo in Sicilia. In Italia abbiamo già 550 megawatt, ma in Sicilia è il primo di 44 megawatt. Ne stiamo costruendo un altro che ultimeremo entro la fine dell’anno per quasi 40 megawatt ed abbiamo ottenuto le autorizzazioni per costruire un fotovoltaico da quasi 100 megawatt, sviluppando progetti in eolico e fotovoltaico che ci garantiranno una presenza nel territorio, in accodo con gli elementi paesaggistici ed ambientali, attraverso la riduzione di Co2 e con la riduzione della bolletta elettrica per i siciliani. Noi vogliamo conciliare i nostri investimenti con quelli che sono le esigenze del territorio e, in questo progetto, ci siamo riusciti”.

“Sono qui per rappresentare la vicinanza del partito democratico, rispetto a quella che è l’attenzione all’ambiente con l’inaugurazione di un impianto al parco eolico a Fulgatore - sono le parole del deputato regionale Mario Giambona -. Purtroppo, scontiamo, anche nella realtà del trapanese, enormi danni che sono conseguenti ai cambiamenti climatici registrati nella prima parte del 2023. Ben 500 milioni di euro sono i danni registrati nel settore vitivinicolo, è quindi necessario dare seguito alle direttive dell’Unione Europea”.

L’impianto di Fulgatore va in questa direzione, nel rispetto delle norme ambientali e territoriali, pur se in controtendenza con quanto sta accadendo in diverse regioni italiane, dal Piemonte alla Calabria passando per Abruzzo e Puglia. In questi territori si sostiene che questi impianti avrebbero delle ricadute negative per la produzione vinicola.

Anna Restivo