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18/10/2023 11:45:00

Vino, Firriato alla sesta edizione di "Milano Wine Week"

Firriato partecipa alla sesta edizione di "Milano Wine Week". Comunicare il mondo del vino in maniera innovativa seguendo i cambiamenti di un settore in costante evoluzione. Intercettare nuovi bisogni e nuovi scenari evolutivi che possono generare nuovo valore competitivo per le aziende del vino di qualità, soprattutto su alcuni territori e centrati su alcuni fattori strategici del ‘Made in Italy’.

Se ne è parlato a Milano, lo scorso 10 ottobre, a Palazzo Bovara, in occasione di un incontro stampa in cui l’azienda siciliana ha presentato il suo progetto di innovazione sull’Etna, integrando più iniziative che convergono a definire una vera e propria leadership produttiva sul grande vulcano e a 360 gradi, includendo, oltre alla viticoltura e all’enologia, anche l’hospitality, la ristorazione e l’enoturismo.

Grande interesse si è potuto registrare per i temi proposti con: “The Etna Wine Hacking: Innovation & Revolution”, con cui Firriato ha inteso evidenziare, nella prestigiosa location di Palazzo Bovara, l’unicità del percorso compiuto per definire un dispositivo tecnologico in grado di assicurare totale tracciabilità del prodotto, tutelarne l’identità e seguirne, integralmente, tutti i passaggi di mercato, sino al possessore finale della prestigiosa bottiglia di Signum Aetnae pre-phylloxera 2015.

Firriato ha voluto conferire al suo vino di punta una dimensione nuova, dotando ogni singola bottiglia di un sigillo di autenticità e innovazione che rappresenta quasi un unicum nel panorama vitivinicolo italiano, europeo e forse mondiale. L’innovazione tecnologica proposta da Firriato riguarda principalmente l’anticontraffazione e l’iscrizione in blockchain dell’intera storia della bottiglia.

Queste innovazioni, unitamente a un altro particolare e complesso sistema di anticontraffazione, aiutano a garantire al cliente di essere di fronte a una bottiglia autentica di Signum Aetnae: un aspetto molto importante da un lato per la tutela ‘Made in Italy’ e dall’altro come sigillo di garanzia per i collezionisti più esigenti. Parliamo di collezionismo perché l’innovazione di Firriato non si ferma qui: per ogni bottiglia di Signum Aetnae esiste la possibilità di acquistare il suo NFT, definito S-NFT (Signum NFT) e di accedere a una serie di servizi ad alto valore aggiunto, indispensabili per ogni vero collezionista di opere d’arte del vino.

Anche in questo caso il possessore avrà diritto alla scrittura in blockchain dell’intera tracciabilità e della storia del vino, a partire dalla vendemmia fino alle future vendite, compresi i trasferimenti di proprietà; con il possesso della bottiglia da collezione si entrerà in possesso anche di un artwork a tema Etna, realizzata da Firriato con un soggetto diverso per ogni annata. Ed ancora, potrà richiedere, in ogni momento, una perizia professionale che certifichi l’exepertise del vino e la ricolmatura/ritappatura trascorsi 15 anni dall’imbottigliamento.

La creazione del NFT sul possesso del Signum costituisce l’elemento più interessante di valorizzazione. È, infatti, abbinato a dei servizi esclusivi, costituendo, probabilmente, la prima esperienza di questo tipo nel campo vitivinicolo italiano che Firriato ha voluto a sostegno del suo storico impegno ambientale: i proventi ricevuti dalla vendita di S-NFT verranno interamente devoluti ad enti impegnati al raggiungimento dei nuovi obiettivi di riduzione della CO2, in linea con la forte convinzione della famiglia Di Gaetano di tutelare il pianeta attraverso azioni concrete.

“Il Signum Aetnae 2015 – spiega Federico Lombardo di Monte Iato, COO di Firriato - apre quindi le porte ad una nuova visione del vino digitale, pronto a fare da pioniere in un mondo nuovo ma che, siamo convinti, diventerà la normalità entro pochi anni: noi abbiamo voluto che fosse Il Signum Aetnae ad inaugurare il nuovo corso, perché sintetizza all’interno di un calice tutta l’essenza di Firriato, ovvero la tradizione, l’innovazione, l’unicità, la qualità, in tutte le sue espressioni”.

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