Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/11/2023 08:14:00

Violenza di genere, a Marsala un ciclo di incontri nelle scuole

Il Centro Antiviolenza Metamorfosi con il contributo dell’associazione Spazio Donna ha iniziato un ciclo di incontri sulla violenza di genere e sulla consapevolezza.


Ieri il primo incontro all’ITET Garibaldi di Marsala, 36 gli studenti di due classi che hanno intrapreso questo percorso, non scontato, ma che ha messo fin da subito in circolo la capacità di misurarsi con le emozioni, a perimetrare e riconoscere la violenza.
Una sinergia tra ragazze e ragazzi che ha portato ad un confronto timido ma schietto, che ha saputo calarsi nelle iniziali dinamiche, spesso celate, che possono poi approdare a violenze di ogni tipo, da quelle fisiche a quelle psicologiche.

Durante questo viaggio crescerà la responsabilità verso se stesse, superando le paure, vissute non come emozione, ma come limite ad andare oltre.
E’ nella comunicazione non verbale che si racchiude l’espressione di una potenzialità che deve venir fuori, si tratta di ragazze e ragazzi che presto saranno le donne e gli uomini del domani, è adesso che si mette in piedi il costrutto del rispetto verso la propria persona, che si impara a dire di no e a mantenerlo.

E’ in queste pieghe, spesso inespresse, che una ragazza deve capire quando la tossicità di un corteggiamento può diventare letale e coprire con il possesso ogni parte di sé.

Spiegare l’amore è complicato, spiegare l’amore per se stesse è molto più semplice: piccoli passi ma percorribili fino alla fine. Questo rispetto è dovuto verso tutti, è necessario per fiorire, per volare, per porre fine ad una relazione.

La violenza di genere condiziona la società, ne lambisce molti aspetti e riguarda pure gli uomini, la scuola in questo caso può contribuire a modificare il punto di vista, l’abbattimento di stereotipi e di alcuni modelli relazionali è dirimente al percorso appena iniziato. Bisogna educare a valorizzare le individualità e al valore positivo delle differenze, che non sono muro ma punti di forza da cui partire, mai sopraffazione.
L’informazione, la prevenzione e la sensibilizzazione sono parte centrale di un cammino che non si esaurisce ma si arricchisce, superando le gerarchie di possibile discriminazioni.

La consapevolezza è altro elemento su cui lavorare, ogni ragazza può acquisirla, e ogni ragazzo deve sapere che la piena e consapevole realizzazione di una donna non è privazione del rapporto, non è mancanza di amore.

Scardinando quell’idea di possesso che genera un amore malato e incardinando la consapevole sicurezza che una donna appagata è una donna che vive pienamente la sua vita, libera.