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13/11/2023 06:00:00

Finanziaria in Sicilia, la grande spartizione 

 Era il 10 novembre 2022 quando i deputati eletti all’Assemblea Regionale Siciliana si sono insediati, la provincia di Trapani ne ha eletti 5: Mimmo Turano (Lega) attuale assessore regionale alla Istruzione e Formazione, Nicola Catania (FdI), Stefano Pellegrino (FI) attuale capogruppo azzurro, Cristina Ciminnisi(M5S), Dario Safina (Pd).
Prima candelina e poco lavoro, le riforme rimangono annunci e il 2023 è passato con un quasi nulla di fatto, facendo passare la norma salva bollo come il primo vero atto importante a favore dei cittadini siciliani. E’ solo a fine estate 2023 che si arriva ad approvare il ddl sullo psicologo di base, il resto è nel limbo dalle Province ai Termovalorizzatori, ma il presidente Renato Schifani ha trovato il modo di prenderlsea con i burocrati senza, però, mettere mani alla vera burocrazia, un fardello che blocca tutto.

Non ci sono elementi di novità che riguardano la Sanità, Giovanna Volo, assessora, non ha ancora compreso se è stata chiamata come tecnico o come esponente di FI intanto, però, le liste di attesa crescono, i siciliani se hanno urgenza pagano privatamente le visite, gli ospedali hanno difficoltà a reperire medici ed infermieri e così il tracollo è stato consegnato. E’ stallo e adesso i 70 deputati dovranno tornare in Aula per affrontare la Finanziaria, che nel frattempo ha visto consegnato dalla Commissione Bilancio un maxi emendamento che ha messo d’accordo tutti, tranne il Pd, a prova di selfie.

E’ un bel pacco regalo che i deputati di riferimento si possono vendere sui territori, c’è di tutto: dai soldi per la festa dei nonni, al Capodanno di Catania, alla festa del torrone, si tratta di 22 milioni di euro di contributi, di questi 8 milioni sono destinati a 203 “programmi di promozione turistica, culturale, economica e sociale”. Così il Capodanno a Catania sarà sicuramente da effetti speciali con i suoi 200 mila euro e 20 mila per il Natale.

Ci sono 100 mila euro concessi al comune di Termini Imerese, 50 mila a Raffadali nell’agrigentino, 150 mila per Aci Castello, altri 80 mila euro a Catania per la manifestazione su Federico III. Cinquecento mila euro sono destinati alla promozione dei prodotti agricoli.

A questa spartizione non partecipano i deputati del Pd, che hanno abbandonato i lavori della Commissione, non sono presenti in foto. Antonello Cracolici ha contestato dei contribuiti a due società srl, una di Catania e l’altra di Ragusa, che organizzano eventi, considerandoli degli omaggi privati ma fatti con soldi pubblici.

SAFINA. “Una legge di stabilità senza anima e senza una prospettiva di crescita reale per la nostra terra. Quella che il Governo Schifani ha presentato al Parlamento è solo un’accozzaglia di provvedimenti a pioggia che non risolleverà certamente le sorti dei comparti produttivi maggiormente in difficoltà e per questo prossimi al default. Mi riferisco, solo per fare un esempio, al settore agricolo e a quello vitivinicolo in particolare, oramai al collasso dopo la crisi senza precedenti della stagione appena trascorsa e per il quale il centrodestra al Governo non ha previsto un centesimo di ristoro. Nonostante una stima dei danni pari a 350 milioni di euro, fatta dallo stesso governo”. E’ impietosa l’analisi del deputato regionale trapanese Dem, Dario Safina che nel corso degli ultimi mesi ha più volte sollecitato attenzione e aiuti concreti verso il settore agricolo siciliano, uno dei primi comparti produttivi, in termini di Pil, dell’intera regione. “Al di là dei 7 milioni di euro già stanziati per gli interventi sugli interessi passivi a favore delle cantine sociali – spiega Safina – per il resto, il nulla. E allora mi chiedo: come pensano Schifani e i suoi di salvare gli agricoltori siciliani? Contando solo sui 90 milioni di euro stanziati dal governo nazionale e che valgono per l’intero Paese? Cosa diremo ai nostri vitivinicoltori e alle loro famiglie: stringete i denti che prima o poi qualcosa arriverà? Se è questa la vision di questo centrodestra al timone siamo davvero messi malissimo”. “Ma non c’è solo il settore agricolo nel libro del dimenticatoio di Schifani – incalza il deputato trapanese -. Leggendo le carte non c’è traccia di ristori nemmeno per il settore della pesca, altro comparto produttivo di fondamentale importanza per la nostra regione, o per i cittadini che hanno subito danni dalle alluvioni dello scorso autunno. Ci troviamo insomma, davanti ad una montagna di chiacchiere elegantemente esposte in pompose conferenze stampa e null’altro”. “Anche sull’ultima di ieri, quella sul caro voli, aggiungerei qualcosa - dice ancora Safina -. E’ dal marzo scorso che sollecito interventi in tal senso e finalmente, a novembre, il governatore Schifani si ricorda dei 12 milioni e mezzo di euro stanziati dallo Stato per il superamento del gap dell’insularità. Ora, aggiungendo 15 milioni di fondi regionali per il triennio 2024/2026, annuncia sconti sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia. Benissimo, finalmente si va verso la giusta direzione. Ora il problema è però che questi sconti sono previsti solo per le tratte da e per gli aeroporti di Roma, Milano e Bergamo. Ovviamente non basta e va modificato perché si tratta di un provvedimento che di fatto esclude i viaggiatori che necessitano di collegamenti verso tutte le altre destinazioni nazionali”.

CINQUE STELLE.  “Nel maxiemendamento al collegato ter c'è una grande parcellizzazione delle risorse, ma grazie a noi si è posto un freno. Abbiamo votato contro perché crediamo che molti interventi non vedranno mai la luce, visto che i tempi per utilizzare le somme messe a disposizione sono strettissimi. Ciò nonostante abbiamo impedito un'ulteriore frammentazione delle somme che avrebbe fatto impallidire la famigerata tabella H. Infatti abbiamo fatto eliminare alcuni emendamenti che destinavano somme persino in favore di società private e fatto saltare tutti i micro interventi da due a diecimila euro. Nel testo, è bene precisarlo, ci sono norme di tutti i partiti, sia di maggioranza che di opposizione”.
Lo affermano i deputati del M5S all'Ars, il capogruppo Antonio De Luca e il coordinatore regionale del Movimento e componente della commissione Bilancio, Nuccio DI Paola.
”Noi – dicono - siamo rimasti fino alla fine in commissione per migliorare la manovra e ci siamo riusciti. Grazie a noi sarà modificata la norma sulla distanza minima degli impianti per il trattamento dei rifiuti dai centri abitati, saranno aumentate le risorse a favore dei cittadini che installano apparecchi fotovoltaici, abbiamo salvato la norma sull’impiego del 2% dei bilanci comunali in favore delle forme di democrazia partecipata, limitando l’esclusione della sanzione della restituzione dei fondi non spesi al solo 2023, salvando di fatto una norma identitaria del Movimento 5 Stelle. Adesso, dopo il buon lavoro svolto, occorre proseguire a lavorare in sinergia con le altre opposizioni, soprattutto in vista della Finanziaria che si accinge a sbarcare all'Ars, solo così possiamo portare a casa buone leggi per i siciliani”.