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16/11/2023 06:00:00

 "Il Consorzio Marsala DOC ha dimenticato qual è il suo ruolo"

 “Il Consorzio di Tutela dei Vini Doc Marsala ha dimenticato qual è il suo ruolo”, è questo in estrema sintesi il pensiero de “I Guardiani del Territorio”. Nei giorni scorsi con una nota del loro portavoce, Davide Piccione, hanno ripercorso un anno dalla rinascita del Consorzio.

“Avevamo salutato con piacere, lo scorso 11 novembre, la rinascita del Consorzio di tutela dei vini DOC Marsala, dopo sei anni di messa in castigo da parte del Ministero dell’Agricoltura. Per 6 lunghi anni il Marsala, uno dei vini siciliani più ricchi di storia e di tradizione, soffriva per l’assenza di un Consorzio di tutela in grado di rilanciarne la sua immagine e di curarne efficacemente la promozione sui mercati internazionali, oltre che difenderlo dai numerosi tentativi di imitazione”, si legge nella nota.

I dubbi sul Consorzio da parte de “I Guardiani” vengono così spiegati:La composizione dei voti all’interno dell’assemblea dei soci, ci ha fatto immediatamente venire un attacco di “gattopardite”. Infatti, malgrado nella nuova compagine sociale siano entrati a far parte i viticoltori, attraverso le cantine sociali del territorio, il loro peso è pressoché nullo. Basta verificare la distribuzione dei voti alle diverse componenti: su 8187 voti assembleari totali le prime tre maggiori cantine (Carlo Pellegrino e C. SpA, Duca di Salaparuta SpA e F.lli Lombardo fu Giuseppe e C. srl) ne rappresentano 4162 cioè oltre il 50%, mentre tutte le cantine sociali non arrivano a 1000 voti. Con la “Richiesta di modifica del disciplinare di produzione della DOC Marsala” relativa all’uso dell’unità geografica più ampia “Sicilia” per "I Guardiani” il nuovo Consorzio sembra dimenticare quale è il ruolo di un Consorzio di Tutela e Promozione di una Denominazione, diventando, di fatto, una “succursale” del Consorzio DOC Sicilia".

Sono tre le proposte per il rilancio del “Marsala” che "I Guardiani" avevano già lanciato lo scorso 25 febbraio e che rilanciano al Consorzio: trasformare in DOCG il Marsala Vergine; ridurre la zona di produzione per il Marsala Vergine e infine; sfruttare in termini di marketing e promozione il fatto che il vino Marsala ha lo stesso nome della città.

Del consorzio del Vino Marsala, della crisi che ha investito come non mai, quest’anno, i viticoltori marsalesi e più in generale della Sicilia a causa del cambiamento climatico, con le tante piogge in primavera, la peronospera e poi il caldo di luglio che ha bruciato buona parte della produzione, e con gli esigui fondi che, messi a disposizione dello Stato non potranno mai risarcire i danni subiti dai viticoltori e, infine, dell’emergenza idrica che probabilmente si ripresenterà visto che alla Diga Trinità hanno riaperto di nuovo le paratie non consentendo più di trattenere l’acqua per la prossima stagione irrigua, ne abbiamo parlato, proprio con il portavoce de “I Guardiani del Territorio”, Davide Piccione in questa nostra intervista nella quale ci spiega anche il motivo e gli obiettivi della neonata associazione.