Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/11/2023 15:10:00

La destra, da Giorgio a Giorgia

 Da Giorgio a Giorgia. L'uomo è Almirante, iscritto ai Gruppi Universitari Fascisti-GUF-, poi al Partito Nazionale Fascista, nel 1946 fu tra i fondatori del MSI, partito d'ispirazione neofascista. Meloni è la donna.

Un manifesto dell'elezioni politiche ,del 2018 li ritraeva e recitava: Onestà e Legalità, noi possiamo guardarvi negli occhi. Il motto ebbe successo Fratelli d’Italia guadagnò in termini assoluti 750mila consensi. Rivedendolo oltre al messaggio scritto, c'era quello implicito, ossia la condivisione dei valori del deceduto. Ebbene lui nel 1939 affermava: "Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato.

Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza [...] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera. Aggiungendo nel 1942: "Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. [...] Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno,[...], fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, simulare di esserlo e riuscire a passare per tali. Non c'è che un attestato col quale si possa imporre l'altolà al meticciato meticciato e all'ebraismo: l'attestato del sangue" .

In un intervista del 1987, Minoli gli chiese: "Il suo numero due, vero o presunto, Pino Rauti, ha detto leggo testualmente: "Noi siamo contrari alla democrazia parlamentare in linea di principio, per questioni ideologiche, perché non crediamo all'uguaglianza degli uomini. Noi crediamo alla differenza". Lei è d'accordo?" Io non sono d'accordo nella forma, ma sono d'accordo nella sostanza. ["Cioè?"] Se Pino Rauti ha voluto riferirsi a quello che oggi tutti i giornali scrivono, e cioè che sta per nascere la Seconda Repubblica. Bisogna dare luogo ad una nuova repubblica. La repubblica è fallita. La Costituzione nata dalla resistenza è fallita". L'erede di Almirante fu Gianfranco Fini che nel 1995 sciolse l'MSI e fondò Alleanza Nazionale, nella famosa svolta di Fiuggi. Memorabile la sua visita in Israele, era il 2003, nella quale condannò il fascismo per la responsabilità delle leggi razziali considerate ´infami'. E definì la Repubblica di Salò come una delle pagine più indegne della storia d'Italia. Confluì nel Popolo della Libertà-2009- d'indirizzo nazional conservatore Nel 2012 la Meloni, Crosetto e La Russa andarono via dal Pdl, dando vita a FdI. Nel VentiDiciotto ritorno al passato da 'Giorgio a Giorgia' . Nel VentiVentitre la Costituzione nata dalla resistenza è viva e vegeta, ed anche la Repubblica.

Vittorio Alfieri