C'è un problema in Italia con i film belli: non vengono proiettati. Accade per il film "La Chimera" di Alice Rohrwacher, accolto con entusiamo dalla critica internazionale, ma ignorato in patria, e accade anche con l'ultimo film di Emma Dante, "Misericordia".
Giusto qualche giorno fa la regista ha presentato il film a Palermo con le attrici Simona Malato, Milena Catalano, Tiziana Cuticchio, Marika Pugliatti, gli attori Fabrizio Ferracane, Carmine Maringola e i bambini che hanno preso parte al film.
"Esistono mondi in cui le donne sono condannate a lottare, se vogliono sopravvivere, a combattere con ogni possibile risorsa per emergere dal degrado e dallo squallore in cui la società pare averle relegate" è scritto nelle note di regia.
"Misericordia" è la storia di Anna, Nuzza e Bettina – che lavorano a maglia di giorno e si vendono la notte – e del povero orfano menomato che vive con loro.
Ma il film, dicevamo, è quasi impossibile da vedere al cinema. Lo denuncia la stessa regista: "Da oggi Misericordia, a Palermo, non è più in sala. Al momento è programmato in soli sette cinema in tutta Italia, in orari improbabili. è durato due settimane scarse, cannibalizzato da prodotti commerciali. E pensare che tra la scrittura, i sopralluoghi, la ricerca del cast, le prove, le riprese, la post produzione si è lavorato duramemente per tre anni. Mi cadono le braccia nel constatare la leggerezza e la superficialità con cui si archiviano le creazioni sperimentali, lontane da quegli algoritmi che come un mangime nutrono nugoli di polli".