Accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Luigi Pipitone, il Tribunale del Riesame di Palermo ha revocato gli arresti domiciliari per la 39enne marsalese Antonella Federico, coinvolta nell’ultima indagine su alcuni casi di corruzione e abusi all’Asp di Trapani (appalti secondo l’accusa truccati, nomine e concorsi pilotati).
Da quanto sarebbe emerso nell’indagine Aspide condotta dalla Guardia di finanza, la Federico, adesso tornata in libertà, nella duplice veste di dipendente della ALTHEA Spa e Responsabile di Commessa dell'A.T.I. Draeger-Althea-Meditech, in concorso con la funzionaria dell'Asp Giuseppa Messina e con l'allora manager Damiani, avrebbe pilotato una procedura negoziata (senza pubblicazione del bando di gara) per la fornitura di attrezzature sanitarie per fronteggiare l'emergenza Covid (ad esempio, i famosi ventilatori polmonari).
L'azienda, sempre secondo l’accusa, avrebbe fornito all'Asp apparecchiature non conformi alle richieste, con una falsa attestazione di conformità di Federico. L'ingegnere lavorerà per l'Althea fino a dicembre 2020. Non solo, su indicazione di Damiani è stata la stessa Federico a definire il capitolato della gara poi vinta dalla sua azienda.