Revocati gli arresti domiciliari anche per l'ex manager dell'Asp Fabio Damiani e per il funzionario Antonino Sparaco. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Palermo accogliendo i ricorsi presentati dai legali dei due indagati nell'inchiesta "Aspide".
L'indagine condotta dalla Guardia di Finanza riguarda un presunto giro di corruzione nell'Asp di Trapani. Damiani, condannato nell'ambito del processo per corruzione scaturito dall'inchiesta "Sorella Sanità", è accusato di turbata libertà degli incanti insieme alla ingegnera Antonella Federico, per la quale sono stati revocati gli arresti domiciliari, e Maria Pia Messina, inizialmente arrestata in carcere e adesso posta ai domiciliari.
A Sparaco è stata applicata la misura interdittiva dai pubblici uffici per dieci mesi. Sparaco, direttore dell’Unità operativa complessa, è indagato per corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa e falso a proposito di una serie di assenze dal servizio giustificate per ragioni di ufficio, ma che all’esito delle indagini sarebbero risultate inesistenti.
Queste decisioni si aggiungono a quelle che hanno riguardato altri indagati, come Anna Lisa Bianco, la presidente del consiglio comunale di Trapani, alla quale sono stati revocati i domiciliari.