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08/01/2024 06:00:00

Trapani, le polemiche per l'acqua inquinata e il bilancio che non c'è

Non si fermano le polemiche e le proteste a Trapani per il caso dell’acqua inquinata in alcune zone della città.
Ad esempio al quartiere Trapani Nuova ci sono stati casi di stafilococco, anche su un bambino di 8 anni. Il sindaco Giacomo Tranchida ha detto, ai nostri microfoni, che la situazione è sotto controllo. Dichiarazioni che hanno suscitato le reazioni delle opposizioni.

I DIVIETI A TRAPANI
Il sindaco, con sue ordinanze, ha vietato l’utilizzo dell’acqua potabile nelle vie: Nicolò Fabrizi (tratto compreso la tra la via Livio Basssi e via Nausica); Nino Bixio (da via Livio Bassi – via Nausica), via XX Settembre (da via N. Bixio alla via Col Romej); via Nausica (dalla via dei Gerani a Piazza XXI Aprile); Piazza XXI Aprile; via Dalmazia e nella Via dei Mille (tra piazza XXI Aprile e via Livio Bassi).
Intanto sono in corso i lavori d’ispezione alla conduttura idrica nelle vie interessate al fine d’intercettare la causa dell’inquinamento (allo stato non ancora definitivamente nota), comportando anche l’impiego della video ispezione alla rete idrica.

 

 

Le risultanze tecniche, avvalorate da un costante monitoraggio di numerosi campioni – analisi batteriologiche, ad oggi portano a restringere il campo d’indagine nella zona frontaliera piazza 21 Aprile e precisamente nella via Nausica nel tratto compreso tra la via Nino Bixio e via Papa. Ovviamente i controlli vengono estesi anche ai fognoli privati nonché alle interconnessioni delle reti sottoservizi di ditte e/o Enti terzi (esempio Enel Telecom Gas Fibra etc). In detta zona comunque le ripetute analisi non hanno registrato inquinamenti agli Istituti scolastici L. Da Vinci e Bufalino.
Nonostante venga assicurato il servizio sostitutivo autobotti alle utenze cittadine, il Sindaco Tranchida ribadisce che in presenza di eventuale autonomo e necessitoso approvvigionamento da parte dei cittadini, previa produzione della idonea documentazione, verrà riconosciuto per tali costi il rimborso delle spese sostenute o pari sgravio dalle bollette idriche.

L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE GUAIANA
Sull' emergenza acqua inquinata a Trapani interviene l' assessore comunale con delega al Servizio Idrico Integrato, Vincenzo Guaiana. "Tengo a rassicurare - dice - la cittadinanza che stiamo affrontando la questione “Inquinamento dell'acqua potabile” con la massima serietà ed impegno. La sicurezza e la salute dei nostri cittadini sono al primo posto nelle nostre priorita'". " Il problema - aggiunge - che stiamo affrontando ha radici tecniche e storiche profonde, dovute alla particolare costruzione della rete idrica e fognaria della città, posizionate a una profondità insolita a causa della sua ubicazione su un'area acquifera. Questo ha portato a sfide uniche nella gestione delle infrastrutture idriche, aumentando il rischio di contaminazione incrociata".
L' assessore spiega di essere consapevole che "queste circostanze richiedono soluzioni specifiche e a lungo termine. Voglio rassicurare la popolazione che, non appena ci siamo resi conto del problema, abbiamo attivato immediatamente tutte le misure necessarie per affrontare l'emergenza". Provvedimenti che includono "l'erogazione di acqua attraverso autobotti, un servizio che è attivo e funzionante, contrariamente a quanto affermato in alcune recenti dichiarazioni mediatiche. I controlli rigorosi e frequenti della qualità dell'acqua nelle aree colpite hanno evidenziato che l’area interessata è circoscritta a Piazza XXI Aprile e ad alcune vie limitrofe lato Sud. I nostri sforzi sono dunque concentrati alle vie riportate nelle ordinanze di inibizione all’utilizzo dell’acqua e, come affermato dal Sindaco, ci faremo carico degli oneri di spesa per l'autonomo rifornimento idrico presso operatori privati, per i cittadini delle zone implicate che ne documenteranno l’acquisto". Ed ancora: "Si garantisce il servizio di autobotti senza interruzioni legate a questioni di bilancio. Per il prossimo futuro, stiamo pianificando interventi mirati per risolvere definitivamente il problema. Ribadisco che la salute e la sicurezza dei nostri cittadini sono la nostra priorità, e non risparmieremo energie per garantire che l'acqua di Trapani sia sicura e di qualità”.

L’assessore si dice dispiaciuto per l’infezione subita dal bambino, ma aggiunge che non ci sono prove che sia dovuta all’emergenza acqua inquinata.
L’assessore Guaiana attacca il consigliere comunale Tore Fileccia, che ha portato il caso su Canale 5: “è fondamentale che, nel partecipare a trasmissioni televisive o in qualsiasi altro contesto pubblico, i rappresentanti della comunità, indipendentemente dalla loro posizione politica, agiscano sempre con l'intento di tutelare e valorizzare l'immagine della città. Le dichiarazioni rilasciate su piattaforme nazionali non dovrebbero mai danneggiare l'immagine della nostra comunità, ma piuttosto offrire una visione costruttiva e realistica delle sfide e delle soluzioni che stiamo affrontando. L'onestà e il rispetto nei confronti dei cittadini e dell'immagine della città sono di vitale importanza. È essenziale bilanciare la critica costruttiva con la consapevolezza dell'impatto che le nostre parole possono avere sulla percezione della città a livello nazionale".

 

 


PERCHE’ TUTTI QUESTI PROBLEMI CON L’ACQUA
Sull’emergenza idrica è intervenuto con un post su Facebook anche il dirigente del settore Orazio Amenta che spiega, tecnicamente, qual è il problema.

 

 

 

“In qualsiasi parte del mondo conosciuto le fognature sono posate a una quota ben inferiore a quella della rete idrica, diciamo tra due e tre metri di profondità. Ciò comporta che quando vi è una fuoriuscita di liquame essa non interessi la rete idrica, che sta molto più sopra. A Trapani invece non è così. Poiché la città è stata costruita sull'acqua, già a un metro e mezzo si trova la falda e quindi nel corso dei decenni la fognatura è stata posata molto più sopra del normale e con pendenze molto inferiori alla regola dell'arte. Questa costruzione errata comporta oggi la promiscuità tra rete fognaria e rete idrica che viaggiano a quote simili e il fatto che il refluo nella fognatura non defluisce e si accumula poco a poco riempiendo completamente le tubazioni e ostruendole. Basta un piccolo forellino nella condotta idrica per risucchiare il refluo proveniente da una vicina fognatura”.

Il dirigente aggiunge che le condotte sia fognarie che idriche sono a fine vita perché hanno decenni di esercizio e che da più di 10 anni che lo Stato con una sua legge ha disposto che i comuni non possono gestire il servizio idrico, ma a Trapani e dintorni invece i comuni si dissanguano nella gestione nonostante non dovrebbero. Tutto ciò perché “gestire il servizio idrico integrato a Trapani e dintorni è antieconomico, non lo vuole nessuno, gli impianti e le infrastrutture sono troppo vecchie, servirebbero 350 milioni di euro di investimenti solo per Trapani, e poi le tariffe sono basse e molti cittadini ahimè non pagano le bollette. I comuni e i sindaci sono il cosiddetto muricello basso, nessuno vuole la gestione del servizio, bene, lasciamolo ai piu deboli, quelli che sono abituati a fare miracoli ogni giorno per assicurare i servizi essenziali. Così il Comune continua a gestire provvisoriamente e in emergenza e senza soldi un servizio che dovrebbe essere gestito da altri, sacrificando ogni anno 5 - 6 milioni di euro dal proprio bilancio che potrebbero essere utilizzati per strade, parchi, scuole e in più essendo sempre nell'occhio del ciclone per inefficienze per lo più dettate da scelte criminali compiute 50 - 60 anni fa”.
Il dirigente parla di Regione “inesistente” e assicura che il problema sarà risolto:
”siamo sulla buona strada anche questo caso di inquinamento, aspettando che si ripresenti il prossimo e potremo ricominciare da capo, a mani nude, senza soldi, ma con molta fantasia e soprattutto mettendoci sempre la faccia”.


IL CASO BILANCIO
Al Comune di Trapani mancano i soldi per far fronte ai problemi della rete idrica. E’ anche senza bilancio 2022 , 2023 e di previsione. Così la giunta ha chiesto la gestione “provvisoria” fino a Marzo al consiglio comunale.

 

 

 

Sulle questioni economiche del Comune interviene anche Assostampa. Perchè dopo due anni non è stato ancora assunto il giornalista per il ruolo di addetto stampa.

 


"Seppure siano trascorsi ben 24 mesi dalla nomina del vincitore del concorso di Giornalista pubblico del comune di Trapani, questi non solo non ha ancora firmato il contratto di lavoro, ma si corre il rischio che, se i bilanci non vengono approvati entro il prossimo 18 gennaio, decada l'intera graduatoria, insieme alle altre per le 12 assunzioni bandite dal comune nel 2020".
Lo denuncia la segreteria provinciale di Assostampa, il sindacato unitario dei giornalisti siciliani.
"Questo perché manca il bilancio consuntivo 2022 del comune, che doveva essere approvato addirittura dalla precedente amministrazione, insieme al bilancio di previsione 2023. Secondo alcune interpretazioni, infatti, le graduatorie dei concorsi non scadrebbero più dopo tre anni ma dopo due. Un paradosso, nonostante le diverse rassicurazioni dell'amministrazione, prima dall'assessore Safina e poi dall'assessore Barbara, anche pubbliche, che aveva garantito che entro dicembre scorso sarebbe stato in servizio il nuovo addetto stampa al comune. E ora arriva invece l'annuncio che la giunta ha varato l'esercizio provvisorio. Che farà ora l'amministrazione? Si ricomincerà l'iter daccapo?".
Un iter travagliato quello dell'ufficio stampa di palazzo d'Alì, iniziato quando, dopo diverse sollecitazioni di Assostampa, il consiglio comunale di Trapani nel lontano marzo 2019 ha approvato una mozione riguardante l’“Istituzione dell'Ufficio stampa del Comune di Trapani”. L’atto di indirizzo impegnava l’amministrazione “a dotarsi di un ufficio stampa da affidare ad un giornalista iscritto all’ordine e scelto attraverso le normali procedure”.
Nel frattempo, nel dicembre 2019, la giunta Tranchida ha avviato un avviso per una figura di “Addetto alla gestione social media”, da assumersi con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, 36 ore settimanali, per la durata del mandato del Sindaco, da inquadrarsi in cat. D1, profilo professionale Istruttore direttivo amministrativo, "che coadiuvi il Sindaco nelle attivitaÌ€ di gestione della comunicazione e mantenimento dei rapporti con i cittadini".
Con Determina dirigenziale N. 3877 del 14 dicembre 2020 si è nel frattempo indetta una procedura selettiva pubblica, per soli titoli, per la copertura a tempo indeterminato di n. 12 posti di categoria di accesso "D", con vari profili professionali, tra i quali di un posto a tempo parziale per 20 ore settimanali cat. D, profilo "giornalista pubblico specialista nei rapporti con i media".
In data 20 dicembre 2021 la Commissione esaminatrice ha concluso i lavori stilando la graduatoria di merito degli idonei della selezione, e con determina dirigenziale n.72 del 18 gennaio 2022 è stata pubblicata la graduatoria finale e nomina del vincitore del concorso.
"Da allora tutto fermo - aggiunge il sindacato dei giornalisti - per la mancanza prima dei consuntivi 2020 e 2021, poi degli strumenti contabili successivi, lasciando il vincitore del concorso di giornalista, e insieme a lui almeno altri 11 dei diversi profili, in un limbo, mentre il comune è afflitto da una grave carenza di personale e ne avrebbe avuto immediata necessità".
Nel more però l'amministrazione, per quanto riguarda l'informazione pubblica, non è rimasta in silenzio, e dopo una comunicazione "fai da te" del sindaco, nel luglio 2022, con delibera firmata dal segretario generale, in qualità di coordinatore dell’“Attuazione programma di governo” e del servizio “Supporto sindaco e giunta”, si è dotato di un Portavoce del sindaco, fino al termine della consiliatura, portavoce poi divenuto assessore. Però secondo la direttiva dell’Assessorato regionale delle Autonomie Locali n. 22 del 19 maggio 2022 sulle Attività di informazione e comunicazione nella Pubblica Amministrazione, “le amministrazioni favorendo, in via prioritaria, l'istituzione degli uffici stampa, potranno designare un Portavoce, figura di natura fiduciaria anche esterna all'amministrazione, con funzione di presidio della comunicazione politica del vertice dell'amministrazione. Il portavoce, cui la norma non richiede l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti, non può pertanto, in alcun caso, svolgere le funzioni previste dalla legge per l'ufficio stampa”.
Si continua poi a utilizzare per l'informazione pubblica la pagina ufficiale del comune sui social media, ufficialmente curata dall'Urp, che avrebbe tutt'altri compiti.
"E nel frattempo - conclude Assostampa - la nuova, vecchia, amministrazione Tranchida emersa dalle urne continua a emanare comunicati stampa di sindaco e giunta, tramite un collega giornalista senza che risulti affidamento, procedure che definiremmo quantomeno discutibili, non solo dal punto di vista delle norme in materia, ma forse anche contabile, e sulle quali chiederemo intervento di Ordine dei giornalisti e Corte dei conti".