Si terrà questa mattina alle ore 10.30 il Consiglio comunale straordinario di Trapani per impedire la costruzione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi nei siti di Trapani-Fulgatore e Calatafimi-Segesta.
A stabilirlo è stata la conferenza dei Capigruppo del Comune di Trapani che, all’unanimità, ha previsto tale data.
Si tratterà di un Consiglio aperto al quale sono stati invitati a partecipare anche tutti i deputati regionali, i sindaci e i Consiglieri comunali della Provincia di Trapani. Potranno intervenire anche tecnici, associazioni di categoria e organizzazioni del terzo settore.
L’Assise Civica chiederà al Governo di escludere la possibilità che tale deposito possa essere costruito in uno dei due siti individuati in Provincia di Trapani.
“Abbiamo accolto, insieme a tutti i Capigruppo, la richiesta del consigliere Baldo Cammareri di convocare questo Consiglio comunale, che permetterà a tutti i soggetti politici, istituzionali e civici della nostra provincia di intervenire su una questione così delicata - afferma il vicepresidente del Consiglio comunale di Trapani Andrea Genco -.
In queste settimane ho più volte sentito il sindaco di Calatafimi-Segesta, Francesco Gruppuso, e la Presidente del Consiglio comunale, Patrizia Parisi, per indire questa iniziativa congiunta. Ringrazio entrambi per la piena disponibilità mostrata a sostegno di questa iniziativa, come anche le rispettive giunte e i rispettivi Consigli comunali.
Peraltro abbiamo voluto fortemente anche il coinvolgimento di tutti i 25 comuni della provincia. Come comune capoluogo - conclude Genco - non potevamo esimerci dall'intraprendere questa iniziativa nell'esclusivo interesse di tutta la collettività e a salvaguardia dei nostri territori, prescindendo dalle bandiere di partito».
«Dal 2021, tutti i sindaci e gli ordini professionali della provincia di Trapani hanno manifestato nelle competenti ed opportune forme la netta contrarietà ad ospitare rifiuti radioattivi. Domani, - dichiara il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida - ancor più non escludendo di perseguire in sede giurisdizionale il no senza se e senza ma delle Città di Trapani e Calatafimi-Segesta, oltre che di tutta la provincia di Trapani, ribadiremo la nostra posizione».