Un avviso ad hoc per favorire Carlo Guarnotta. Ma siccome l'accordo tra dirigenti della Trapani servizi indagati nell'inchiesta culminata nell'arresto del deputato regionale Dario Safin,a era troppo palese, bisognava apportare qualche modifica per non creare sospetti.
E così l'avviso per la selezione di un direttore generale pubblicato, il 24 dicembre del 2020, nel sito del Comune di Trapani e in quello della Trapani servizi, quatto giorni dopo veniva revocato. A spiegare il motivo di questa decisione a Carlo Guarnotta. L'avvocato Girolamo Spezia, che nel frattempo era stato nominato nuovo presidente del Cda della società che si occupa della raccolta dei rifiuti. Ignorando delle “cimici” collocate nell'ufficio di Guarnotta, l'avvocato dice: “per stare tranquilli tutti”.
Già il sindaco Giacomo Tranchida aveva manifestato le proprie perplessità: il bando, infatti, sembrava ritagliato sulla figura professionale di Guarnotta.
E lo stesso Girolamo Spezia, ignorando che il dialogo veniva registrato, a rivelarlo alla consigliera Marilena Ciotta. Alla donna il presidente del Cda confidava di aver raccolto le preoccupazioni di Giacomo Tranchida: “Domenica mi ha chiamato il sindaco perchè ha letto il bando del direttore generale, dice: attenzione non vorrei che sia... mi sembra stampato. Gli ho detto io noi abbiamo trovato questa procedura iniziata”.
Ed in effetti rivedendo il bando i due interlocutori rilevavano alcuni aspetti che avrebbero favorito Guarnotta: “Facendo il calcolo di Carlo, lui è già dentro con trentotto punti senza mettere altro”. In bando andava, quindi, annullato. Nella redazione, come dicono Spezia e Ciotta, erano intervenuti più soggetti. E citano, in particolare, l'ingegnere Bellofiore e Dario Safina, all'epoca dei fatti assessore comunale. Dice Spezia: “Ci hanno messo mani tutti...questo Bellofiore, lui, l'altro, poi lo ha visto Dario che ha fatto delle variazioni”. Si lamentavano, poi, del “controllo analogo” che avrebbe omesso ogni inizitiva di fronte ad un bando di gara redatto per favorire Guarnotta. Assai significative le affermazioni di Ciotta: “Ci dobbiamo fidare di meno di questo controllo analogo... ci hanno dato un pacchetto preconfezionato”. Poi la consigliera Ciotta fa una ammissione: “Noi lo avevamo notato veramente”.
Il 28 dicembre del 2020, il Consiglio di amministrazione annullava il bando di gara. Che era stato redatto su misura si evince, soprattutto, da un elemento: tra i requisiti di ammissione, infatti, era prevista la comprovata esperienza lavorativa, almeno triennale, con qualifica di direttore generale o amministratore in società a totale partecipazione pubblica”.
Trapani servizi è società a partecipazione interamente pubblica con socio unico il Comune di Trapani. Guarnotta ne è stato consigliere di amministrazione, poi amministratore delegato ed, infine, amministratore unico con mandato fino al novembre del 2020.
Viene poi pubblicato un secondo bando con l'obiettivo, però, di favorire sempre Guarnotta. L'unica modifica apportata, infatti, è stata l'estensione della possibilità di partecipazione a soggetti con esperienze dirigenziali anche nel settore privato il cui eventuale intervento venne però neutralizzato dalla previsione di un punteggio ingiustificatamente di molto inferiore: 5 punti anziché otto per ogni anno il che, di fatto, avrebbe vanificato la possibilità di vittoria dei candidati provenienti dal privato. E a vincere il concorso è stato proprio Guarnotta.
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Due avvisi per i nostri lettori:
- Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
- Con il cosiddetto "emendamento Costa", che vieta la riproduzione di espressioni tratte dai provvedimenti della magistratura che applicano misure cautelari, questo articolo (così come tante altre inchieste di Tp24) non potrebbe essere pubblicato.