Un Comitato per denunciare i disservizi idrici. L’iniziativa è dei residenti del Centro storico di Trapani costretti a fare i conti con la cronica carenza d’acqua. Più che una emergenza, ormai in città e nel suo hinterland, la mancanza di acqua nelle case e nelle attività commerciali, è una quasi quotidianità che costringe abitanti e negozianti a mettere mano al portafogli e a ricorrere alle autobotti private per alleviare le proprie tribolazioni.
“E’ una vergogna. Siamo stanchi di subire una situazione divenuta atavica. Noi le bollette le paghiamo. Paghiamo per un servizio di cui non usufruiamo”. Il coro unanime. Così i cittadini si stanno muovendo per dare vita ad un Comitato per denunciare i problemi idrici a chi di competenza: Procura, Prefettura, Azienda sanitaria provinciale perché “ad ogni interruzione di approvvigionamento idrico si configura il reato di interruzione di pubblico servizio”.
L’acqua del resto è vita e l' emergenza, anzi la quasi quotidianità, non e' più tollerata. E non solo nella zona antica della città.
Ancora problemi idrici, intanto, a Trapani. Il Comune ha informato che i lavori per la fibra ottica, eseguiti dall’Enel in via Erice-Mazara, hanno causato la rottura della condotta di Bresciana, che è stata chiusa affinché non si perdesse l'acqua. I lavori di ripristino sono stati avviati.
Nei giorni scorsi, a causa di un altro guasto che aveva comportato la mancanza di pressione nelle condutture, la città aveva subito un razionamento idrico.