A Mazara le riunioni di centrodestra si susseguono, coalizione che si riunisce senza Fratelli d’Italia che ha già deciso per il sostegno ufficiale a Salvatore Quinci, sono entrati in giunta e lo sosterranno durante la campagna elettorale per le amministrative.
Gli altri partiti: DC, MPA, Forza Italia sono pronti a sposare la candidatura dell’avvocata Vita Ippolito, seppure Toni Scilla abbia dapprima tentato di compattare la coalizione sul candidato Nicola Cristaldi e poi di scendere direttamente in campo, con una candidatura a sindaco.
La Lega ha i suoi riferimenti come Pietro Marino già schierato con Cristaldi, ma in questa pazza campagna elettorale, dove i candidati spuntano come funghi, poi ci sono passi indietro e poi di nuovo avanti, non è scontato nulla.
Si è dimessa dalla giunta di Quinci Teresa Diadema, questo è un segnale che indica già una strada politica, non è mai entrata in giunta con la sigla dell’MPA ma era facilmente riconducibile, le sue dimissioni dunque sono legate ad altro e alternativo progetto elettorale.
Con le dimissioni la Diadema ha consegnato i ringraziamenti: “Un sentito grazie di cuore a tutti i dipendenti comunali in particolare a quelli dei settori di riferimento alle mie deleghe per la loro grande disponibilità e per la stima e la fiducia dimostrata in ogni circostanza. Ringrazio il Sindaco e chi mi ha voluto per avermi dato l’occasione di mettermi al servizio della mia città senza alcun interesse che non fosse il bene dei cittadini, il rispetto della legalità e il decoro della nostra città. Pur tuttavia in questo ruolo di tecnico non gradisco come donna che ama i sentimenti e valori quali quelli della correttezza, sobrietà e riservatezza, essere catapultata in un agone politico che possa mettere, anche per uno scorcio, un’ombra sulla mia linearità e trasparenza. Pertanto, sentendo tale profondo disagio ritengo conclusa la mia esperienza amministrativa”.
L’ex assessore non dice nulla e parla per frasi fatte: nell’agone politico c’era già da quando ha deciso di accettare il ruolo di amministratore. Il fatto è altro, il partito di riferimento, cioè l’MPA, sposerà un’altra candidatura. Questa cosa la si sapeva da settimane, tanto da non essere presente la Diadema alla convention organizzata da Vito Torrente, presenti invece tutti i suoi colleghi di giunta. Restare in giunta sarebbe stato non travolgente, come dice la Diadema, ma imbarazzante.
Queste ultime settimane saranno di assestamento, la Ippolito è una candidata di rispetto, una professionista, che potrebbe accettare la sfida di una candidatura, che non sarà solo di centrodestra, in quelle liste ci saranno pezzi di PD, quel PD che a Mazara porta la firma nelle manovre elettorali di Peppe Palermo.