Si entra nel vivo delle candidature per il rinnovo del Parlamento Europeo, le elezioni sono state fissate per l’8 e il 9 di giugno prossimo.
Sonia Alfano, figlia del giornalista assassinato dalla mafia nel 1993, correrà con il simbolo di Azione, il partito di Carlo Calenda. Lungo curriculum politico: candidata alla presidenza della Regione nel 2008 con la lista gli Amici di Beppe Grillo, nel 2009 è stata candidata alle europee nella lista l’Italia dei Valori, eletta ha poi aderito al gruppo dell’ALDE. Nel 2017 ha aderito ad Articolo Uno, adesso è il tempo di Calenda, è lei stessa ad annunciarlo con un post Facebook: “Ci siamo! Sarò candidata alle elezioni europee con Azione, ed oggi comincia questa bellissima esperienza che ci porterà in Europa! Ringrazio Mara Carfagna per le sue parole di stima e di sostegno, e ringrazio tutto il partito che crede in me e nella mia esperienza pregressa di deputato e presidente della Commissione Antimafia del Parlamento Europeo. È ora di entrare in azione, torniamo in Europa con esperienza e competenza”.
Per Mara Carfagna si tratta di un ottimo ingresso:“Siamo stati felici di accogliere, già qualche mese fa, l’adesione di Sonia ad Azione perché siamo certi che saprà portare avanti i valori fondanti di liberalismo sociale e popolarismo di Sturzo. Per Sonia, parlano la sua storia, non solo a Strasburgo, dove ha ricoperto la carica di presidente delle commissioni antimafia e antiriciclaggio, il suo impegno civile contro tutte le mafie e la sua infaticabile battaglia per fare della lotta alla criminalità organizzata una priorità anche a livello europeo”.
Soddisfatta Alfano di questa nuova esperienza: “Sono grata ad Azione ed è per me un privilegio poter sostenere le sue linee programmatiche: costituzione di un’Europa federale, scuola, lavoro, sanità e sicurezza. Desidero continuare le mie battaglie all’interno delle aule del Parlamento europeo e fra queste la ricostituzione di quella importante Commissione, che dopo il 2014 non ha avuto un seguito una volta scaduto il mio mandato. Ma soprattutto mi sento onorata di poter portare avanti le istanze di tutte le persone che in Italia credono fermamente nella lotta alle mafie, alla corruzione e alle ingiustizie”.
Anche per il Movimento Cinque Stelle ci sono delle novità di rilievo, sarà Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, a correre per i pentastellati. Antoci è stato molto corteggiato dal leader del Movimento, Giuseppe Conte, tanto da non sottoporsi al voto online per la scelta dei candidati.
In lista potrebbero anche andare Federico Piccitto, primo sindaco pentastellato in Sicilia; Patrizio Cinque, già sindaco di Bagheria; Valentina Farruggia e poi ancora Matilde Montaudo.
Nuovi ingressi per Sud chiama Nord di Cateno De Luca, dopo Roberto Castelli ieri ha ufficializzato l’arrivo e la candidatura Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo.
Aderisce alla lista pure Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice, che ha manifestato sentimenti di delusione nei confronti di Matteo Salvini.
De Luca ieri in conferenza stampa alla Camera non ha mancato di pronunciare frasi forti: “ La presenza di Capitano Ultimo per noi è un messaggio forte di legalità, noi non vogliamo mafiosi e non vogliamo i voti della mafia e di quella che è la criminalità organizzata. Siamo gli unici? Non ha importanza, noi lo diciamo e lo scriviamo chiaramente”.
Il leader di Sud chiama Nord ha frontalmente attaccato Matteo Renzi: “Sta facendo accordi con Totò Cuffaro. Noi non vogliamo i voti della mafia e della criminalità organizzata. Noi siamo l’opposto e lo vogliamo scrivere a chiare lettere nel nostro logo”.
Immediata la replica dell’ufficio stampa di Italia Viva: “Il senatore Matteo Renzi ha dato mandato ai propri legali per agire in sede giudiziaria contro il sindaco di Taormina Cateno De Luca, per le parole gravemente diffamatorie pronunciate questa mattina durante una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati''.