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23/03/2024 06:00:00

 L'acqua di Mazara sotto la lente dell’Europarlamento

La grave situazione di inquinamento da nitrati nelle acque distribuite dall'acquedotto comunale a Mazara del Vallo e il rispetto della normativa europea sono state, nei giorni scorsi, al centro di un’interrogazione europarlamentare - indirizzata alla Commissione Europea - con richiesta di risposta scritta.

IL CASO NON RISOLTO DEI NITRATI NELL’ACQUA DEL SINDACO - Il 5 marzo scorso, il caso non risolto dell’inquinamento da nitrati - che si registra a Mazara del Vallo ormai dal lontano 2002 - è entrato in un atto ispettivo presentato dall’europarlamentare, ex 5 stelle, Ignazio Corrao.

MANCANZA DI TUTELA ED INERZIA DELLE PUBBLICHE AUTORITÀ - Nell’interrogazione, il parlamentare , rileva l’inerzia delle autorità pubbliche e la mancanza di tutela della qualità idrica, che potrebbero essere in contrasto con la direttiva 98/83/CE. Tale norma “obbliga gli Stati membri - ricorda Corrao - a garantire la salubrità e la pulizia dell'acqua - assieme alla direttiva 2000/60/CE, che prevede una protezione speciale per i corpi idrici utilizzati per l'estrazione di acqua potabile, e con la direttiva 2020/2184/UE, che si occupa dell'accessibilità dei gruppi vulnerabili e della catena dell'approvvigionamento”.

LE DOMANDE DI CORRAO - All’interno di tale quadro l’europarlamentare Corrao chiede alla Commissione europea di rispondere ai seguenti quesiti: “Ha mai ricevuto segnalazioni in merito a tale caso specifico? Intende verificare il rispetto delle citate normative europee da parte delle autorità locali e regionali? Intende favorire l'eliminazione delle cause dell'inquinamento, l'individuazione dei responsabili e la riparazione del danno?”.

L’ISPEZIONE COORDINATA ASSIEME AL COCRIAM - L’atto ispettivo “discende dall’interlocuzione che l’europarlamentare ha tenuto con il ‘Comitato Cittadino per la tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del territorio’ - fa sapere attraverso una nota stampa a firma della presidente del CoCRIAM, Silvana Mannone - e dalla tre giorni tenutasi presso il Parlamento europeo cui è stata invitata sia la presidente del Comitato, Silvana Mannone che la sua portavoce Anna Quinci, in veste anche di presidente dell’associazione Pro Capo Feto. L’incontro all’europarlamento- chiude la nota - è avvenuto lo scorso 22 febbraio”.

MAZARA, L'ACQUA NON È POTABILE. RANDAZZO E BILLARDELLO INTERROGANO L'AMMINISTRAZIONE - La questione della potabilità dell'acqua, concentrata nella zona Est della città era già stata oggetto di un altro atto ispettivo, a metà marzo, però a carattere più locale: il Consiglio comunale di Mazara. A presentarlo erano stati Girolamo Billardello (Movimento 5 Stelle) e Giorgio Randazzo (Fratelli d’Italia). L'interrogazione - rivolta all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Quinci, evidenziava come “secondo le analisi pubblicate sul sito ufficiale del comune, l'acqua distribuita in questa area nei sette mesi precedenti” risultasse “non potabile”. Sempre i due consiglieri di opposizione sottolineavano “inoltre l'obbligo dell'amministrazione di informare i cittadini residenti di tale situazione, oltre a prendere le necessarie misure di tutela della salute pubblica”. La parte finale dell’interrogazione lasciava spazio a “una serie di domande sull'operato dell'amministrazione, chiedendo spiegazioni sulla mancata informazione ai residenti della zona Est; sulla non potabilità dell'acqua; l'incarico a società non accreditate per le analisi dell'acqua; la mancata risposta ai quesiti inoltrati da associazioni e comitati per il monitoraggio delle risorse idriche; la mancata risposta a una nota della III Commissione Consiliare e a un'interrogazione del gruppo consiliare M5S”.

Alessandro Accardo Palumbo
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