Acque molto agitate a Trapani, nonostante la siccità e la rete idrica che è un colabrodo. La politica è in fermento, il gruppo del Partito Democratico non esiste più. Tanta fatica per niente. Messo su per dare una risposta a chi non credeva alla presenza dei dem a Palazzo d’Alì e poi però tutto si è frantumato.
A lasciare il gruppo il consigliere Baldo Cammareri, scompare dunque il gruppo consiliare del Pd. Il gruppo misto diventa il primo gruppo dell’Aula, evidenzia però una grande crisi politica che investe tutta la maggioranza.
Ieri non è tardata ad arrivare la dichiarazione di Francesca Trapani, coordinatrice del gruppo territoriale di Trapani del Movimento Cinque Stelle: “Cronaca di una crisi annunciata. Sintesi brutale di quanto accaduto al Consiglio comunale di Trapani durante la seduta di bilancio: il PD perde il suo gruppo consiliare, le consigliere Patti e Passalacqua lasciate sole dalla loro maggioranza. Tutto questo non ci sorprende. È l’evoluzione scontata di una alleanza, che nulla aveva a che vedere con la politica e che era, invece, la più becera bramosia di potere e di poltrone che ha iniziato a manifestare le sue più acute difficoltà già nel settembre 2023. Una vicenda di cui dovremo ancora vedere l’epilogo.
Il tentativo, giusto e che abbiamo condiviso, delle consigliere del PD Patti e Passalacqua, di presentare un sub emendamento per usare il denaro destinato agli aumenti delle indennità per servizi alla città è stato mortificato da una maggioranza senza coraggio, fatta di giovani politici più vecchi dei vecchi politici. È emerso ciò che da tempo è chiaro oramai a tutti; ora, forse, sarà chiaro alle consigliere del PD: isolate in una maggioranza per nulla democratica, a sostenere, sole, l’autorevolezza di una sigla di partito e il carico di responsabilità politica di rappresentare, davanti agli elettori e cittadini trapanesi, un sindaco e degli assessori che si aumentano le indennità in una situazione di totale stallo amministrativo della città”.
La Trapani poi aggiunge e conclude: “Pochi mesi fa fummo facili profeti affermando che “Tranchida & soci srl” avrebbero messo le mani nelle tasche dei cittadini. E infatti eccoli lì: mentre mancano i servizi essenziali ai disabili, l’acqua nelle case, sono pronti a usare il denaro del Comune per le loro indennità. Solo Patti e Passalacqua hanno avuto il coraggio di una scelta diversa. Ci chiediamo cosa aspettano ancora a passare all’opposizione, smarcandosi finalmente da una maggioranza e, soprattutto, dall’amministrazione Tranchida, ormai implosa e che sta per auto affondare in una agonia lenta e costante di inefficienze e di provvedimenti amministrativi invisi alla stragrande maggioranza della popolazione trapanese. Questo è il momento di ritrovare l’unità di tutte le forze libere e democratiche di Trapani e di voltare pagina. È questo il coraggio che chiediamo alle consigliere Patti e Passalacqua, questo il coraggio che chiediamo ad un PD che afferma di riconoscersi nel programma di Tranchida ma che nella maggioranza che lo ha eletto non trova sostegno nel momento opportuno”.
A stretto giro ha risposto il circolo del PD di Trapani, con una nota firmata dalla segretaria Astrid Di Pasquale, le consigliere Marzia Patti e Giulia Passalacqua che sbarrano ogni strada: “Non possiamo che rimandare al mittente la proposta di intesa avanzata dalla coordinatrice del Movimento Cinque Stelle Francesca Trapani e per una semplice questione di coerenza politica, le alleanze si fondano sui temi, sui progetti. E a nulla sono valsi tutti i tentativi da noi imbastiti, anche di recente, di aprire la strada del dialogo al fine di creare una coalizione omogenea, in grado di bene amministrare la città”.
Nella nota congiunta affermano di non lasciare la maggioranza: “Il PD fa parte della maggioranza che sostiene Giacomo Tranchida sulla base di un patto, il programma di governo, che continuiamo a mantenere al netto delle legittime diversità di vedute, provando a dare tutto il nostro impegno per far crescere la città. A dimostrazione di quanto sostenuto le consigliere PD, Giulia Passalacqua e Marzia Patti, hanno votato a favore degli strumenti finanziari, DUP e Bilancio previsionale 23/25. Dimostrando, ancora una volta, di avere a cuore le sorti della città con proposte costruttive a favore del territorio. E se questo nostro agire ha creato qualche malumore all’interno del gruppo di maggioranza, che è variegato ma coeso, non ce ne facciamo un cruccio poiché il nostro operato era è e continuerà ad essere sempre alla luce del sole. Ai Cinque Stelle, pertanto, e a quanti pensano di metterci in difficoltà con strumentali, queste sì, prese di posizione che lasciano il tempo che trovano, ribadiamo tutta la nostra ferma volontà di agire con libertà e coscienza affinché questa città possa davvero essere annoverata come una città moderna e con i servizi funzionanti”.
Infine sulla scomparsa in Aula del gruppo del Pd chiariscono: “Vorremmo sommessamente ricordare che, anche se in Consiglio comunale non c’è più il gruppo PD, il Partito Democratico continuerà ad esistere in città così come in ogni altro angolo del Paese; portando avanti in Consiglio i propri valori attraverso i propri eletti. Un partito che esprime da sempre posizioni politiche che attengono al merito delle questioni e non a mere strumentalizzazioni politiche non può essere cancellato con un colpo di spugna né adesso né mai! Da sei anni siamo Partito Democratico in aula ed in giunta, con o senza gruppo. Solo per ricordarlo”.