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13/04/2024 17:05:00

Il cane ucciso ad Alcamo. "Non è stato un incidente. Il responsabile dovrà pagare"

  Quella di Nina è la storia di una cagnolina che è stata tanto amata e la sua uccisione ha lasciato un vuoto immenso. Nina era una delle figlie di una cagnolina randagia, che aveva scelto di partorire dove lavora Gabriele, un attivista della Sezione LNDC di Alcamo. Con il sesto senso che hanno spesso gli animali, lì aveva capito che sarebbe stata al sicuro e infatti aveva trovato accoglienza e amore. Quando erano ancora molto piccoli, i cuccioli si ammalarono e Nina si era rivelata essere quella più fragile del gruppo. Per questo, Gabriele aveva dedicato a lei ancora più attenzioni che agli altri e tra loro si era creato un legame fortissimo.

 

Dopo la sterilizzazione, Nina, la sua mamma e la sua sorellina sono rimaste a vivere lì, con tanto spazio a disposizione e libere di poter entrare e uscire dalla proprietà, sapendo di poter contare sempre su Gabriele per tutto ciò di cui avevano bisogno. Hanno vissuto lì per 4 anni, senza mai avere né creare problemi a nessuno. Non è possibile quindi immaginare lo strazio del volontario quando ha visto il filmato delle videocamere di sorveglianza che non lasciavano alcun dubbio: Nina era stata uccisa volontariamente.

 

“Ora che il filmato è diventato di pubblico dominio possiamo dire che è stato proprio il nostro attivista Gabriele a fornirlo alle forze di polizia, affinché identificassero la persona che di proposito ha sterzato con il preciso intento di investire la povera Nina. Finora non avevamo potuto divulgare questa informazione per rispetto della fase investigativa, ma a questo punto non ha più senso tacere. Le immagini parlano chiaro e dal primo momento è stato subito lampante che quella di Nina non è stata una morte accidentale, ma un deliberato gesto crudele fatto per motivi che sinceramente non si possono comprendere. Di certo questa cosa non potrà e non dovrà restare impunita, abbiamo già sporto denuncia e faremo tutto ciò che possiamo affinché questa persona paghi per quello che ha fatto anche se il dolore di Gabriele per la perdita di Nina non potrà essere ripagato”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.