È morto all'ospedale di Magenta l'avvocato di Castelvetrano, Giovanni Bosco, 67 anni, da tempo residente ad Abbiategrasso. L'uomo era stato arrestato mercoledì mattina dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'indagine su un sistema di frode di cui sarebbe stato il "dominus".
Bosco, secondo le accuse, avrebbe diretto un sodalizio criminale che, avvalendosi di professionisti e prestanome, tra cui esponenti di spicco della criminalità organizzata, avrebbe messo in atto un complesso schema di frodi per un valore di svariati milioni di euro.
L'avvocato, dopo la notifica della misura cautelare in carcere, ha accusato un malore ed è stato trasportato d'urgenza in ospedale. Ricoverato in rianimazione, è deceduto alle 16:00.
Le accuse e l'operazione della Guardia di Finanza - L'indagine, coordinata dalla Procura di Milano, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 22 persone, accusate a vario titolo di bancarotta fraudolenta, indebita compensazione di crediti d'imposta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di oltre 4 milioni di euro.
I collegamenti con la mafia - Dalle indagini è emerso che Bosco era cognato di Paolo Errante Parrino, boss di Abbiategrasso coinvolto nell'inchiesta "Hydra". Inoltre, presso il suo studio legale lavorava come avvocato Gaspare Allegra, figlio della sorella di Matteo Messina Denaro, morto nel 2021 a 37 anni durante una gita in montagna.