Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/05/2024 19:41:00

Marsala. Figlia di un ex poliziotto arrestata per spaccio 

 Avrebbe spacciato hashish senza adottare particolari comportamenti prudenziali per evitare di essere notata. Gettando le chiavi del portone dal balcone agli acquirenti o calando un canestrino con la cordicella per tirare su il denaro pagato per la dose. Attività che in pieno centro storico di Marsala (via Andrea D’Anna) non poteva sfuggire ai residenti.

E infatti alcuni hanno inviato qualche segnalazione alla Guardia di finanza, che ha fatto irruzione nell’appartamento e trovato quasi 200 grammi di hashish, in parte già suddivisa in dosi 4 grammi ciascuna.

Ad essere arrestata, per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, è stata una donna di 43 anni, M.R.P., per altro figlia di un ex poliziotto ed ex moglie di un carabiniere.

Nel dettaglio, i militari delle Fiamme Gialle hanno trovato e sequestrato 196 grammi di hashish (un panetto di circa 110 grammi era in un involucro di plastica), due bilancini di precisione e un piccolo coltello con tracce di sostanza stupefacente. Trovate anche numerose buste trasparenti che per gli inquirenti sarebbero servite le confezionare le dosi. Su richiesta della Procura, il giudice monocratico di Marsala Chiara Vicini ha convalidato l’arresto. Poi, su richiesta della difesa, ha rimesso la donna in libertà, ma con obbligo di dimora a Marsala e di firma due volte la settimana nella caserma della Guardia di finanza di Marsala, in via Alcide De Gasperi. A difendere M.R.P. è l’avvocato Vincenzo Forti che ha già preannunciato richiesta di patteggiamento, informalmente concordato con la Procura. La pena sarà di 10 mesi e 20 giorni di reclusione, con sospensione condizionale.