Abbiamo incontrato il dottor Salvatore Stuppia, candidato sindaco alle prossime amministrative dell’8 e 9 giugno, sostenuto da Obiettivo Città, Obiettivo Giovani e Castelvetrano nel Cuore - Stuppia Sindaco.
Ecco le domande che gli abbiamo posto.
Qual è il punto del suo programma che considera più prioritario?
Metterò tutte le energie possibili e le risorse previste per implementare la macchina amministrativa. Se questa non sarà efficiente ed efficace, non sarà possibile ottenere risultati anche per gli altri punti del programma. Tra i quali troverà anche le cosiddette “vie del mare”: io immagino un collegamento della costa da Sciacca a Mazara, che veda Selinunte e Triscina come punti di riferimento, per un turismo che sia anche dal lato mare e non solo dall’entroterra. Poi mi batterò per fa si che ci siano tre cose importanti. Una facoltà di veterinaria, che ho sempre pensato per la Sicilia occidentale; una scuola di archeologia, dato che abbiamo uno dei parchi archeologici più importanti del mondo; una sezione distaccata del conservatorio di Trapani.
Lei ha parlato spesso di “protagonismi” che avrebbero impedito di fare sintesi e magari evitare sette candidati a sindaco. Possiamo fare i nomi?
Quando si cominciò a gettare le basi di quella che doveva essere un’alleanza per Castelvetrano, il progetto era civico. Poi entrarono i partiti, ma inizialmente un paio erano usciti da quel percorso. E mi riferisco a due partiti di valenza nazionale come Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ad un certo punto si è chiesto a quel tavolo di trovare il metodo per individuare a maggioranza un candidato sindaco unitario da sostenere. Ma qualcuno non ha voluto starci. Si tratta del progetto civico dell’avvocato Lentini, in cui evidentemente avevano deciso che sin dall’inizio il candidato sindaco sarebbe stato uno di loro. Chi appoggiava Lentini, infatti, non volle sottoscrivere il documento per la relativa individuazione. Insomma, la mia impressione è che, qualsiasi cosa fosse successa, il candidato Lentini ci sarebbe stato comunque.
Lei è un massone. Crede che, nel corso degli anni, la massoneria abbia avuto un’influenza nella pubblica amministrazione? Ce l’ha anche oggi?
Sì, le confermo di essere un massone. E sono anche un massone attivo. Vede, a volte qualcuno gioca con la scelta di “mettersi in sonno”, ma posso dirle che un massone rimane tale per sempre, anche se decide per una sospensione. La mia obbedienza, dove io opero, non ha nulla a che fare con eventuali settori di massoneria deviata che tutto è tranne che massoneria.
Se si applicassero i principi veri dell’uguaglianza, della libertà e della fratellanza anche nei percorsi amministrativi, la città, la regione e la nazione andrebbero meglio. E sono convinto che in determinati momenti storici ciò sia avvenuto, perché è stata una forza propulsiva verso il bene comune e a favore dei diritti inalienabili dell’uomo.
Secondo lei, a Castelvetrano la mafia c’è? O appartiene al passato? Si è mai infiltrata nella pubblica amministrazione?
Non si può dire che la mafia non sia stata presente in questa città, ma per ovvi motivi. Occorre vedere però che tipo di potere pervasivo possa aver avuto nella pubblica amministrazione. Io, le volte che sono stato in consiglio comunale, o anche per la mia breve esperienza da assessore, non ho mai percepito questa infiltrazione.
Giacomo Bonagiuso è uno degli assessori designati nella sua squadra. Recentemente aveva posto una domanda sui social, in cui si chiedeva a che titolo venisse a Castelvetrano l’assessore regionale della Democrazia Cristiana, Nuccia Albano, dal momento che la DC non è presente in queste amministrative. E soprattutto, perché qui ha ritirato il simbolo del partito. Il regista racconta che per tutta risposta ha ricevuto insulti e perfino la minaccia, da parte di qualcuno vicino alla coalizione di Lentini, di essere trasformato in un prosciutto. Che idea si è fatta di questo episodio?
Bonagiuso ha posto un semplice quesito. La risposta è stata esagerata. Per diventare un prosciutto vuol dire che prima deve succedere qualche altra cosa… e mi dispiace davvero che si sia arrivati a questi toni. Ma loro dovrebbero spiegare perché a Mazara, che è a due passi da noi, la DC è perfettamente allineata con il suo simbolo, a sostegno di un candidato sindaco e qui da noi no.
Perché votare Stuppia?
Perché è una persona che in quasi 40 anni, in questa città, si è spesa in rapporti interpersonali di tipo professionale, associativo e politico, rimanendo una persona aperta, che vuole ascoltare le persone con i loro problemi e creare un nuovo orizzonte per questa città.
Egidio Morici