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01/06/2024 06:00:00

Ecco cos’ha detto Giuseppe Conte a Castelvetrano: il video

 “Sono stai anni difficili per Enzo Alfano. Quando c’è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate. E’ una cosa di cui tenere conto, altrimenti non riusciamo a capire i miracoli che ha fatto, avendo le mani legate”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte ieri a Castelvetrano, a sostegno della ricandidatura del primo cittadino.

Si tratta di una delle sue otto tappe in Sicilia, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati del movimento alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

 

Quella del salario minimo – ha sottolineato Conte – è la nostra grande battaglia. Non abbiamo potuto vincerla quando eravamo al governo perché non avevamo i numeri per la maggioranza. Dall’opposizione, invece, dopo aver convinto il Pd e Calenda, abbiamo approvato la proposta e l’abbiamo portata alla Meloni, che però l’ha respinta”.

Noi non siamo uguali a tutti gli altri – ha detto inoltre il presidente dei Cinque Stelle - A Castelvetrano c’è stata un’amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsiasi forma di contaminazione e affarismo, la malavita e la mafia. Voi dovete diventare una città famosa per le cose belle, non per quelle brutte”.

 

Il M5S tutto – gli ha fatto eco il coordinatore M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola – è vicino ai siciliani, senza filtri e senza intermediari. Con Enzo Alfano e con i consiglieri di Castelvetrano abbiamo sempre fatto squadra e squadra dobbiamo fare anche in queste elezioni per dare ad Enzo la possibilità di portare avanti il progetto che ha iniziato. Votiamo in massa M5S anche alle Europee per dare un segnale forte al governo nazionale che tanto male ha fatto e sta facendo alla Sicilia”.

 

Quella non sarà una cabina elettorale, ma la macchina del tempo – ha invece affermato Enzo Alfano – Entrerete lì e dovrete decidere se tornare indietro di sette/otto anni, quando il comune è stato sciolto per mafia e i principali attori politici inquisiti. A prescindere dalle rilevanze panali, le intercettazioni erano agghiaccianti, da cui veniva fuori che il nostro consenso veniva barattato per motivi clientelari e familistici. E allora bisogna dirlo alla gente: avete la matita in una mano e la gomma nell’altra. Volete cancellare questa città o proiettarla nel futuro? Se volete proiettarla nel futuro, votate le persone per bene, quelle che hanno fatto e che sanno fare. E in questi 5 anni lo abbiamo dimostrato”.