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01/06/2024 06:00:00

Trapani e la tassa sui riifiuti: quaranta milioni per abbattere la Tari

Ad oggi, il cittadino trapanese ancora non sa a quanto ammonta l'aumento della Tari. La certezza è che la tassa da pagare sarà più alta. Ciò che consola è il finanziamento di 40 milioni di euro per rendere metà della provincia di Trapani autonoma sullo smaltimento dei rifiuti. Nell’accordo sui fondi di sviluppo e coesione, siglato tra Giorgia Meloni e Renato Schifani, rispettivamente presidenti del Consiglio e della Regione, ci sono anche 39 milioni e 800 mila euro per la Srr Trapani Nord, la società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti che comprende Alcamo, Buseto, Calatafimi, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Misiliscemi, Paceco, Pantelleria, San Vito, Trapani e Valderice.

Attraverso questo finanziamento verrà realizzata una piattaforma integrata dei rifiuti, un impianto Tmb, di trattamento meccanico-biologico, in contrada Borranea, dove già sorge la discarica prima di proprietà del Comune di Trapani e dove sono in corso dei lavori per la costruzione di una nuova vasca.
Ad oggi tutti i Comuni che fanno parte della Srr Trapani Nord confluiscono i propri rifiuti indifferenziati a Catania, in seguito alla chiusura dell’impianto della Trapani Servizi, società partecipata al 100% dal Comune capoluogo.

Proprio il dover trasferire i rifiuti solidi fino a Catania, inoltre, ha prodotto un incremento dei costi in capo ai Comuni, i quali dovranno rivalersi sui cittadini per la copertura dello stesso costo, così come prevede la legge. Nel momento in cui, invece, sarà attivo l’impianto di Tmb a Borranea, i costi torneranno ad essere ridotti e, probabilmente, con l’apertura della nuova vasca, si avrà anche un importantissimo abbattimento delle spese per il trasferimento dei sovvalli in discarica, non rendendosi più necessario il trasferimento degli stessi sovvalli a Gela, avendo la discarica praticamente a pochi metri di distanza.

Il CdA ha lavorato con impegno e passione al conseguimento del finanziamento di questo strategico impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani – spiega Massimo Fundarò, presidente della Srr Trapani Nord oltre che assessore all’Ambiente del Comune di Calatafimi -. Insieme alla nuova vasca adiacente da 600 mila metri cubi a Borranea, i cui lavori saranno a breve ultimati, costituirà un polo integrato di trattamento finale dei rifiuti, tecnologicamente avanzato, a chilometro 0 e ambientalmente sostenibile”.

Fundarò, quindi, sottolinea proprio l’aspetto dell’abbattimento dei costi e dell’autosufficienza. La realizzazione dell’impianto Tmb “consentirà di evitare definitivamente le crisi, le emergenze nel collocamento dei rifiuti solidi urbani e il raggiungimento dell'autosufficienza impiantistica provinciale, oltre che un considerevole risparmio per i bilanci dei Comuni. E, soprattutto, una riduzione della Tari per i cittadini, che dopo aver raggiunto il risultato del 75% (dato complessivo dei 13 Comuni della Srr) di raccolta differenziata, si aspettano un premio per il loro comportamento virtuoso”.