Un aspirante avvocato marsalese ha recentemente vinto un importante ricorso contro la sua esclusione dall'esame di abilitazione alla professione forense. Dopo aver superato la prova scritta, era stato impedito all'aspirante avvocato di partecipare alla prova orale a causa di una serie di complicazioni legate a problemi di salute che avevano reso necessario il rinvio dell'esame.
Nonostante avesse presentato certificati medici legittimi che giustificavano la necessità di posticipare l'esame, la commissione aveva inizialmente accettato di differire la prova, ma in seguito decise di escluderlo, portandolo a ricorrere al Consiglio di giustizia amministrativa. Il ricorso, presentato dagli avvocati Salvatore Giacalone e Alessandro Tommaso Giacalone, ha evidenziato come la decisione della commissione fosse "illegittima in quanto inficiata da eccesso di potere per l'abilitazione alla professione forense, illogicità e contraddittorietà".
Dopo aver documentato la condizione medica ricorrente dell'aspirante avvocato, che gli impediva di deambulare autonomamente, il Consiglio di giustizia amministrativa ha riconosciuto il diritto del candidato a sostenere l'esame orale. Si è stabilito che il nuovo tentativo si svolgerà di fronte a una diversa commissione, garantendo così un processo equo e la verifica della veridicità del suo impedimento medico.