Nel cuore di Brancaccio, il 15 e 16 giugno, la tradizione e la contemporaneità si fonderanno in uno spettacolo unico: "La Luna e La Rosa". Questa operina buffa itinerante, scritta e diretta da Gigi Borruso, è un tributo vivace e commovente al 400° Festino di Santa Rosalia, un evento che promette di rivivere lo spirito dei Festinelli e dei Triunfi siciliani.
Il titolo "La Luna e La Rosa" rappresenta metaforicamente una città che accoglie e si trasforma in una comunità. Al centro di questa rappresentazione c’è la figura della Santuzza, Santa Rosalia, venerata da un immaginario collettivo che porta con sé tutti i ricordi delle tradizioni passate, rielaborate in una chiave post-moderna. Lo spettacolo mira a far rivivere lo spirito dei festinelli, quelle piccole celebrazioni di quartiere che animavano la vita quotidiana attorno alle edicole votive, con racconti, danze e momenti di condivisione.
"La Luna e La Rosa" non è solo quindi una rappresentazione teatrale, ma una vera e propria celebrazione della comunità. Nelle vie di Brancaccio, gli abitanti vedranno prendere vita un mondo che riflette le piccole umanità dimenticate, con i loro sogni di riscatto e le storie spesso celate. Lo spettacolo unisce i più giovani agli anziani del quartiere, che hanno collaborato alla creazione delle scene e dei costumi, dimostrando come il teatro possa essere un potente strumento di coesione sociale.
La trama e Il Carro-Zattera
La storia è incentrata su una compagnia teatrale di figure stravaganti - una sarta, un'infermiera, un pescatore pensionato, una barista, una postina, un venditore ambulante e una giovane considerata ingenua. Guidati dalla capocomica, Stefania Blandeburgo.
Il carro, simbolo dello spettacolo, è una zattera che rappresenta la deriva e la ricerca di un approdo sicuro. Gli attori, nel loro viaggio, confessano e condividono le loro storie, rendendo lo spettacolo una metafora della vita comunitaria e delle sfide collettive.
Durante entrambe le giornate, il corteo attraverserà le arterie principali di Brancaccio, trasportando il pubblico in un'esperienza immersiva tra passato e presente.
Alla guida di questo progetto c'è “DanisinniLab”, con Gigi Borruso alla regia, insieme all'ensemble di attrici e attori della compagnia. L’opera vanta, insieme alla partecipazione di Stefania Blandeburgo, le musiche originali dal vivo di Giacco Pojero, arricchendo lo spettacolo con un'esperienza sensoriale completa.
Inoltre, come parte integrante del progetto, i laboratori iniziati a maggio hanno visto giovani e anziani del quartiere impegnati nella realizzazione delle bandierine tradizionali con l’immagine di Santa Rosalia, che saranno distribuite durante l'evento. Questi laboratori non solo hanno contribuito alla preparazione dello spettacolo, ma hanno anche rafforzato i legami comunitari.
“Anche quest’anno, grazie al regista Gigi Borruso che ci ha coinvolti con la sua opera artistica-teatrale-popolare- spiega Maurizio Artale, presidente del “Centro di Accoglienza Padre Nostro” -, gli utenti del Centro di Accoglienza Padre Nostro sono diventati protagonisti di un evento che vuole celebrare, anche a Brancaccio, i 400 anni del ritrovamento delle spoglie mortali di Santa Rosalia. C’è chi ci ha cucito i vestiti, chi ha realizzato la scenografia, chi si esibirà come attore o cantore… ognuno di loro ha fatto qualcosa, proprio come ci ha insegnato il Beato Giuseppe Puglisi. Abbiamo iniziato narrando l’epopea di Ulisse, colui che aveva capito che bisognava andare “oltre” per ritrovare le origini dell’uomo sino a condurlo nell’ignoto che è conoscenza. Stiamo continuando con Santa Rosalia per la quale Dio, che per molti era e rimane ignoto, rappresentava invece la Sua essenza… anche Lei è saputa andare “Oltre”. Il Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, da 31 anni mantiene sempre quella “tensione morale” affinché ognuno non si senta più figlio di un dio minore».
Il Programma
15 giugno: Partenza dal Centro Polivalente Sportivo Padre Pino Puglisi e Massimiliano Kolbe (via San Ciro, 23A) alle 17:00, con conclusione presso l’Istituto Comprensivo Padre Pino Puglisi.
16 giugno: Partenza alle 18:00 dalla Casa del Beato (oggi Casa Museo) in Piazzale Anita Garibaldi, 5.
Laboratori Creativi: In preparazione, la comunità di Brancaccio ha partecipato a laboratori di costumi e scenografia, diretti da Valentina Console con la collaborazione di Alessandra Guagliardito e Felicetta Giordano. I residenti hanno creato oggetti di scena, tra cui bandierine con l'effige di Santa Rosalia e tessuti tinti naturalmente per il carro-zattera.
Per maggiori dettagli sull'evento, è possibile seguire le pagine social del Museo Sociale Danisinni e del DanisinniLab
Dorotea Rizzo