di Katia Regina
La Destra che avanza/la Sinistra saltella/il Centro si sgonfia...
ma il cielo è sempre più blu...
e badate bene, non è detto che sia un buon segnale considerando il cambiamento climatico in atto, potrebbe trattarsi di una lunga notte boreale in arrivo. Uno spostamento dell'asse terrestre, o peggio ancora un rigurgito storico.
Le analisi del voto, quelle serie s'intende, le lascio agli addetti ai lavori, avete presente quelli che saprebbero benissimo come risolvere tutti i problemi del pianeta: tassisti, pensionati al bar, opinionisti pagati a click sulle loro pagine social. D'altra parte la campagna elettorale per le europee è stata talmente straniante già a partire da certi partiti in diversi paesi dell'UE: partito dei gatti soriani, del cane a due code, oppure quelli nati per promuovere migliori rapporti tra l'Europa e gli alieni... e mi fermo perché c'è già abbastanza materiale per ipotizzare che la Grande regia del Tutto sia stata affidata alla versione beota del Cappellaio Matto, infatti non è riuscito a essere divertente.
Fine del commento politico. Sì perché è d'altro che vorrei parlare ora, una cosa seria, direi il vero problema del momento: il vermocane. E comincerei proprio dal nome, chi ha scelto di chiamarlo così non può che essere un appassionato di cultura indiana, quelli che danno il nome alle cose, alle persone... semplicemente basandosi sul qui e ora dell'evento/incontro. Sarà stato un pescatore delle zone costiere del Mediterraneo che lo avrà calpestato in mare avvertendo il doloroso fastidio urticante delle setole che rilascia sulla pelle del malcapitato: VERMOCANE! Poi certo ha anche il suo nome scientifico, hermodice carunculata, ma chi si sognerebbe mai di imprecare per il dolore pronunciando un nome così astruso?
L'invasione dei nostri mari del vermocane ha distratto l'elettorato italiano, ecco spiegato il motivo dell'astensionismo. Tutti concentrati a fare ricerche online, dove si è registrato un picco significativo delle richieste di informazioni correlate alla bestiolina. Numerosi gli articoli che la stampa ha dedicato con titoli catastrofici raggelanti:
"Vermocane, cos'è, come è arrivato in Italia e quanto è pericoloso";
"Vermocane, invasione nei mari del Sud Italia: voraci e carnivori, ecco perché sono pericolosi";
"Cambiamento climatico, il vermocane invade i mari Tirreno e Adriatico"
Per non parlare delle discussioni online nei forum dedicati al mare e all'ambiente, fino a scomodare la comunità scientifica già preoccupata per i potenziali rischi per la salute umana.
Guerre, genocidi, migranti morti in mare, salario minimo e diritti... nulla di tutto questo muove più gli elettori, ma la minaccia di non potersi godere le vacanze al mare per colpa di quel Vermocaneporco (così diventa quasi palindromo), questo sì che spinge la gente a informarsi, anche perché in questo caso possono quantomeno scegliere dove andare in vacanza, senza subire le scelte altrui.
Per dare un minimo di dignità a questo articolo e giustificare il tempo che state impiegando per leggerlo, ho pensato di aggiungere qualche informazione utile sulle cose importanti da sapere sul vermocane:
Biologia:
È un anellide appartenente alla classe dei Policheti.
Può raggiungere una lunghezza di 30 cm e un diametro di 2 cm.
Presenta un corpo segmentato di colore variabile, che va dall'arancione al rosso scuro, dal viola al verde profondo.
È dotato di numerose setole urticanti sparse lungo il corpo, che utilizza come difesa contro i predatori.
Habitat e distribuzione:
Vive prevalentemente sui fondali rocciosi del Mar Mediterraneo, a profondità comprese tra 0 e 30 metri.
È presente anche in alcune zone dell'Oceano Atlantico tropicale.
In Italia è particolarmente comune in Sicilia e Sardegna.
Comportamento:
È un animale notturno, che trascorre la giornata nascosto nelle fessure delle rocce.
È un carnivoro e si nutre di piccoli invertebrati, come crostacei e molluschi.
Può essere aggressivo se disturbato e, se minacciato, rilascia le sue setole urticanti che possono causare dolorose irritazioni alla pelle umana.
Pericolo per l'uomo:
Il contatto con le setole del vermocane può provocare eritema, bruciore intenso, gonfiore e prurito che possono persistere per diversi giorni.
In alcuni casi, la puntura del vermocane può causare reazioni allergiche più severe, con sintomi come difficoltà respiratorie e shock anafilattico.
È consigliabile evitare il contatto con il vermocane e, in caso di puntura, lavare accuratamente la zona con acqua di mare e consultare un medico se i sintomi persistono.
Curiosità:
Il vermocane è considerato un indicatore di mari puliti, in quanto la sua presenza è associata ad ambienti marini sani.
È presente in alcune leggende greche come creatura mostruosa.
Consigli per la lettura: Il fascismo eterno di Umberto Eco per La Nave di Teseo.
Questo un video che lo presenta: https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/umberto-eco-e-il-fascismo-26-02-2018-235075