Marsala, dal 4 al 7 luglio lo "Stagnone Kitesurf Cup 2024"

 Dal 4 al 7 luglio, lo Stagnone di Marsala sarà il palcoscenico della quarta edizione dello "Stagnone Kitesurf Cup 2024". I kitesurfer si confronteranno nella disciplina del Freestyle.

L'evento è organizzato dal centro Stagnone Kiteboarding e promosso dall'Associazione Kitesurf Italiana, che da più di 20 anni si occupa di questa disciplina su tutto il territorio nazionale. 

Sarà l'occasione per vedere da vicino i campioni di questo sport. La gara si svolgerà sotto l'egida della FIV (Federazione Italiana Vela) e della CKWI. Antonio Gaudini, pioniere del kitesurf, è riuscito a portare questo evento a Marsala per il quarto anno consecutivo. Qui i migliori rider d'Italia si scontreranno per conquistare il titolo di Campione Italiano di Kitesurf.

 "Sono contento di poter dare la possibilità a tutta la Sicilia, di poter vivere una manifestazione di tale importanza. Marsala è la capitale europea del kitesurf e questo tipo di manifestazioni fanno solo il bene del territorio valorizzandolo in tutte le sue forme. Il kitesurf è ormai pronto a fare il suo debutto alle Olimpiadi di Parigi 2024 e lo Stagnone di Marsala con una tappa della Federazione", le parole di Antonio Gaudini, presidente dell'Associazione Kitesurf Italiana.

Per partecipare basta iscriversi tramite il sito ufficiale del centro Stagnone Kiteboarding. L'evento è aperto a kitesurfer di tutte le età e livelli di esperienza, con categorie specifiche per juniores, donne e uomini. Per gli organizzatori l'evento sarà anche un’occasione per sensibilizzare sui temi ambientali, saranno, infatti, promosse iniziative di pulizia della spiaggia e attività educative per la salvaguardia dell’ecosistema marino.

Rimagono i dubbi sulla compatibilità dell'attività sportiva nella Riserva - Da anni con la crescita esponenziale del kite allo Stagnone di Marsala, che ha portato nel giro di pochi anni ad avere, addirittura una trentina di scuole dell'attività sportiva, ce lo siamo chiesti più volte su tp24 se tutto questo sia compatibile e se lo chiedono anche associazioni come Legambiente, che ritiene che l'attività del kite sia deleteria per la natura della Riserva. Di pari passo alla crescita del movimento kiter c'è stato, infatti, un innaturale processo di antropizzazione e a detta di chi allo Stagnone ci lavora da tanti anni, ad esempio, molte specie di volatili che prima vi stazionavano ora non ci sono più.