Cunto saraceno, presentato in “antreprima studio” il 25 giugno ore 19.15 a Gibellina al MAC
Museo d'Arte Contemporanea, è uno spettacolo teatrale in forma di cunto e musica.
La drammaturgia si ispira liberamente ad alcune parti delle “Novelle saracene” dello scrittore siciliano, più volte candidato al Nobel per la letteratura, Giuseppe Bonaviri e a delle raccolte di narrazioni popolari orali di tradizione siculo/araba. Una ispirazione letteraria e orale in cui confluiscono secoli di storia fatta in Sicilia da siculi, greci, arabi, normanni, spagnoli.
Ci troviamo di fronte a una storia insolita attraverso una lingua nativa, materna, vibratile, mobile e emotiva per oracolare essenzialità. È davvero la scoperta d’un area, spesso ignota, della favolistica siciliana su cui autori, scrittori, folkloristi non hanno sempre lavorato. Ambientato in un Medioevo siciliano al contempo reale e assurdo, troviamo i nostri protagonisti, Gesù e Giufà stranamente saraceni e il paladino Orlando perseguitati dal re Federico II di Svevia e dal Papa difensori della cristianità.
Un viaggio, le cui coordinate spazio/temporali annullano ogni certezza e convenzione storica, e dove la fantasia lirica e la narrazione sapienziale magico contadina evocano e raccontano il ribaltamento di un mondo antico e fantastico che narra di saraceni siciliani scacciati dalle loro terre e dalle loro case e la cui ribellione al potere costituito si trasforma in un percorso alla riscoperta del sé. Gesù, Giufà e Orlando, i tre protagonisti di “Cunto Saraceno”, rappresentano emozionalmente una cultura e una tradizione che hanno dapprima visto il Mediterraneo sedimentarsi in sé e ora sopravvivere quasi clandestino al mondo dominante. Sfidano le menzogne e le omissioni del passato, del presente e del futuro con durlindane, miracoli naif, illusioni e bastoni.
Simboleggiano che si può rimanere padroni della propria matrice culturale nelle evoluzioni delle cose, e per questo, “Cunto Saraceno” è il nostro cunto civile contemporaneo. Il progetto artistico, di nuova produzione, vede impegnati nella realizzazione dello spettacolo l’attore, autore e cuntista Gaspare Balsamo, il cantautore Cesare Basile e il contrabbassista Giovanni Arena, in una dimensione scenica in cui si evocano e sperimentano alcuni dei linguaggi teatrali e musicali che appartengono alla matrice culturale siciliana e mediterranea quali il cunto, la musica e la canzone d’autore e varie sonorità qui riscritti e ricreati secondo le sensibilità artistiche e le esperienze autoriali degli artisti coinvolti.