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26/06/2024 11:25:00

Alcamo, quasi 800 famiglie senza acqua da ventiquattro giorni

Ventiquattro giorni senza acqua. È questa la situazione che stanno vivendo le quasi 800 famiglie delle contrade a nord-ovest di Alcamo, colpite dall'ennesima interruzione dell'erogazione idrica dall'ex condotta EAS. Dallo scorso 31 maggio non arriva acqua dai rubinetti delle loro abitazioni.

Disagi non nuovi per le famiglie di Magazzinazzi, Bosco d’Alcamo, Scampati, Catanese e Gammara, che hanno già vissuto periodi di siccità ancora più lunghi, come i quattro mesi di totale mancanza d'acqua durante la transizione delle utenze dall'ex EAS al Comune. Nonostante il passaggio e i costi sostenuti per la voltura, i problemi persistono: un flusso di circa 15 litri al secondo che dovrebbe rifornire regolarmente le utenze è diventato un miraggio.

L'amministrazione comunale di Alcamo aveva imposto una cifra forfettaria per l'acqua erogata, anche se le volture non erano state completate. Inoltre, una decina di utenze sono rimaste sconosciute, innescando una vera e propria caccia ai trasgressori da parte del Comune. Tuttavia, queste misure non hanno risolto il problema principale: l'acqua continua ad arrivare con enormi ritardi e in quantità insufficienti.

Gli abitanti delle contrade colpite si lamentano con veemenza, ritenendo inaccettabile la disparità di trattamento rispetto ai cittadini del centro abitato, dove l'acqua arriva ogni 9-10 giorni. "Non dovrebbero esistere cittadini di serie A e di serie B" è il grido comune delle famiglie, esasperate dalla situazione.

Molti hanno provato a contattare il comune, ottenendo come risposta l'invito a prenotare e pagare le autobotti. La speranza di far scorrere l'acqua nella lunga tubatura che arriva fino ad Alcamo Marina sembra ormai svanita. I problemi della condotta sono iniziati con la liquidazione coatta dell'Ente Acquedotti Siciliani, complicati ulteriormente dal conflitto tra il comune di Castellammare del Golfo, da cui partono le saracinesche, e quello di Alcamo.

Nel luglio del 2020 un’ordinanza del sindaco Domenico Surdi, sembrava dovesse risolvere, e, invece, poco è cambiato, l'approvvigionamento idrico rimane del tutto inadeguato.