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30/06/2024 06:00:00

  “Gioventù Meloniana”, l’nchiesta sui neofascisti alla corte della Premier

Insulti antisemiti, razzisti, saluti romani ed esaltazione del nazismo da parte di militanti di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Militanti che negli anni hanno collaborato, o collaborano ancora, con i massimi dirigenti del partito di Giorgia Meloni.

C’è tutto questo al centro dell’articolata inchiesta di Fanpage “Gioventù meloniana”, di cui sono uscite due puntate. Immagini e audio si concentrano in particolare su elementi di spicco del movimento giovanile, alcuni anche negli staff di esponenti di partito e di governo. C’è chi parla di “ebrei che campano di rendita sull'Olocausto”, militanti che inneggiano a “zio Benito”, battute al veleno contro Ilaria Salis. Frasi che stridono con l'accoglienza calorosa che Gioventù nazionale ha riservato alla senatrice Ester Mieli, a sua volta bersaglio di parole antisemite, testimoniate nell'inchiesta.

L’inchiesta è diventata un caso, molti esponenti politici, non solo italiani, hanno condannato duramente le azioni dei giovani di Fratelli d'Italia e chiesto che intervenisse la leader del partito, Giorgia Meloni. Che invece ha adottato una strategia diversa: la consegna del silenzio. Fanpage.it risponde a questo silenzio dando la possibilità a tutti quelli che vogliono condividere l’inchiesta di farlo. 


E così anche Tp24 condivide l’inchiesta di Fanpage. Un piccolo segnale, il nostro, di vicinanza a chi porta avanti un giornalismo di inchiesta e libero da condizionamenti. Meloni e i suoi hanno in queste ore, addirittura, detto che il metodo "undercover" è un metodo da regime. Il giornalismo investigativo invece, anzi, il buon giornalismo, punta invece a raccontare ciò che è nascosto. E quello che si nasconde all'interno di un movimento che costituisce la base del primo partito in Italia non è un "fatto privato". Raccontare le cose per chi fa informazione è sempre più difficile, anche dalle nostre parti, soprattutto, in Sicilia. C'è disabitudine all'approfondimento, alle domande, alla ricerca. 

Ecco la prima parte dell’inchiesta:

 


Ecco la seconda parte: