Polemiche sull'esclusione del Comitato "Salviamo la Colombaia" dal nuovo comitato per il salvataggio del monumento trapanese. Il presidente dell'associazione, Luigi Bruno, ha inviato una nota alla stampa per esprimere il proprio rammarico per la mancata inclusione del suo gruppo nel nuovo organismo.
"Siamo ben lieti che si sia costituito un comitato per la soluzione dei problemi della Colombaia", scrive Bruno. "Anche se tale consesso sia stato organizzato con ben 22 anni di ritardo rispetto al lavoro svolto dall'Associazione Salviamo la Colombaia alla quale non è stata richiesta, malgrado tutto, la partecipazione".
L'associazione "Salviamo la Colombaia" è nata infatti nel 2002 con l'obiettivo di tutelare e valorizzare il monumento. In questi anni, il comitato ha organizzato numerose iniziative, tra cui i "Colombaia day", l'emissione di un francobollo e la realizzazione di conferenze tematiche.
"Non siamo stati interpellati, possibilmente perché non siamo stati considerati associazione culturale, né coinvolti, né invitati, né convocati", continua Bruno. "Riteniamo però che avremmo potuto offrire il contributo di una lunga esperienza".
Il presidente del Comitato "Salviamo la Colombaia" conclude la sua nota augurando al nuovo comitato "di conseguire risultati che noi, in 22 anni di impegno, non siamo riusciti a ottenere".
Alla nota di Bruno è allegato un documento in cui si elencano le associazioni che fanno parte del nuovo comitato. Tra queste, figurano la Lega navale TP, Legambiente Tp, Amici della terra Tp, ArcheoAEgates, Ares onlus ets, Centro Italiano Femminile, Fondazione Architetti TP, Gruppo Archeologico Drepanon, Italia nostra TP, Legambiente Pizzo cofano, Mema, Nova Civitas e Trapani welcome.