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31/07/2024 06:00:00

Perchè e quanto sta aumentando la Tassa sui rifiuti in provincia di Trapani

La Tari, la Tassa sui rifiuti, aumenta praticamente in tutti i comuni della provincia di Trapani. Da Trapani a Marsala, da Mazara alle Egadi. Anche nei comuni più virtuosi, quelli in cui la raccolta differenziata raggiunge elevate percentuali, i cittadini dovranno pagare di più.


In queste settimane i consigli comunali, su indicazione delle giunte, stanno approvando i Pef (Piano economico finanziario) e le tariffe della Tassa sui rifiuti. Passaggi che stanno creando anche accesi scontri tra amministrazioni e consiglieri di opposizione. Come a Trapani, dove si consuma l’ennesimo scontro tra il leader dell’opposizione Maurizio Miceli e il sindaco Giacomo Tranchida. O ancora a Favignana, dove il sindaco Francesco Forgione si è visto bocciare la delibera delle tariffe Tari dall’opposizione e la cosa rischia di avere ripercussioni ancora più gravi su quanto dovranno pagare i cittadini.
Al di là degli scontri politici, la Tari sta aumentando ovunque in provincia di Trapani, seppur con diverse percentuali e con diversi tipi di agevolazioni per le fasce deboli (poche, in verità).

Perchè sta aumentando la tassa sui rifiuti
La Tari sta aumentando in tutti i comuni siciliani.
I Comuni devono far fronte così all’aumento dei costi di conferimento della spazzatura. E tutto ciò perchè i rifiuti vengono portati a volte anche fuori dai confini regionali. Molti comuni della provincia di Trapani, ad esempio, con la chiusura a fasi alterne della discarica di Borranea, gestita dalla Trapani Servizi, sono costretti a spedire la spazzatura in Sicilia Orientale. Ma spesso accade che anche nelle discariche siciliane ci siano intoppi.

 

E così conferire i rifiuti indifferenziati costa molto di più perchè vengono spediti addirittura in Danimarca, con cifre che aumentano in maniera vertiginosa. Extra costi che non del tutto vengono rimborsati dalla Regione. Così il sistema inefficiente dello smaltimento rifiuti in Sicilia ricade sulle tasche dei cittadini.

 

Ad esempio a Trapani, considerato il fermo della Trapani Servizi e il trasporto dell’indifferenziato alla discarica della Sicula Trasporti nel Catanese, i costi per il Comune sono cresciuti, dai 17 milioni previsti agli attuali 18. Per questo motivo è stato necessario ritoccare le tariffe procedendo ad una revisione al rialzo.


Quanto sta aumentando
La tassa sta aumentando in tutti i comuni, in misura differente. In media siamo sul 6% di rincari. Ogni Comune ha dovuto prendere delle decisioni, se far aumentare di più la quota per le utenze non domestiche, per le attività commerciali, o per le famiglie. Tendenzialmente gli aumenti, in termini percentuali, sono più per le attività commerciali. Bisogna dire anche che è molto difficile fare un calcolo esatto di quanto costa la Tari in quanto ci sono quote fisse e variabili che, appunto, variano in base, ad esempio, il numero di persone nel nucleo familiare, e che ogni Comune delibera in maniera differente. Si possono fare però delle stime, in media.

 

A Trapani, l'aumento della TARI, è stimato in media al 6%. A peggiorare la situazione, l'eliminazione dello sconto per i cittadini virtuosi che conferiscono i rifiuti direttamente al Centro di raccolta comunale.
A Marsala aumenta anche la tassa sui rifiuti, tra le pochissime agevolazioni quella che anzichè pagare in tre rate si può pagare in 5 rate. Per una famiglia di 4 persone in una abitazione di 100 mq si pagherà l’11% in più, circa 477 euro l’anno.

E anche a Mazara aumenta la Tari. Ma per l'amministrazione comunale gli aumenti per le famiglie saranno contenuti.
Per una famiglia di 4 persone in abitazione di circa 120 metri quadri l'aumento sarà di circa 36 euro all'anno, mentre per un albergo con ristorazione l'aumento sarà di circa 488 euro l'anno.
Il Piano Economico Finanziario Rifiuti 2022/2025 prevede un costo annuale di circa 11 milioni 100mila euro, con un aumento del 5% rispetto all'anno precedente.


A Erice, l'aumento della Tari ha colpito principalmente le attività commerciali, con un incremento stimato intorno al 6%. L'amministrazione comunale ha difeso la decisione, sottolineando come le utenze domestiche abbiano beneficiato di una diminuzione della variabile fissa. Tuttavia, l'opposizione ha contestato questa versione perché l'incremento della quota variabile (ossia quella basata sul numero degli utenti per nucleo abitativo e metri quadri) non compensa la diminuzione di cui gode la parte fissa.
Nello specifico, le nuove tariffe prevedono:
per le utenze domestiche aumenteranno del 2,75% la quota variabile mentre la quota fissa sarebbe diminuita.
per le utenze non domestiche, invece, rispetto al 2022, la quota non variabile aumenterebbe del 93%, mentre la quota fissa del 5%.

Ad Alcamo si registra l’ 11% di aumento per esercizi commerciali ed imprese, 5 % per i nuclei familiari.

Questi aumenti sono presentati dalle amministrazioni comunali come “necessari” per coprire i costi. Ma spesso l’approvazione delle nuove tariffe Tari danno vita a degli scontri politici molto accesi. Come avvenuto a Trapani, ad esempio, o a Favignana (ne parliamo qui) con l’opposizione che ha bocciato il piano delle tariffe e si rischia un aumento ben più consistente.
Al di là dei dibattiti politici e delle motivazioni che stanno portando all’aumento delle tariffe, ci sono i cittadini, la gente che è costretta a pagare un servizio che spesso non viene garantito in maniera adeguata.