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10/09/2024 10:00:00

Faida Cinque Stelle. Interviene Santangelo

 L'ex senatore trapanese del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Maurizio Santangelo, interviene sulla faida interna al partito, tra Grillo e Conte. “Sono nel Movimento 5 Stelle da quando è nato e prima ancora facevo parte degli Amici di Beppe Grillo. Sul governo Draghi ricordo tutto come se fosse oggi. Da "Draghi è un grillino" a quando Grillo venne a Roma per convicerci a votare quel governo. Il Movimento 5 Stelle non è di una sola persona ma appartiene a tutti gli iscritti che hanno il DIRITTO di scegliere il futuro del Movimento 5 Stelle. Tutti quanti siamo testimoni del grandissimo lavoro svolto dal Presidente Giuseppe Conte a cui dobbiamo dire soltanto grazie, sia per quello che ha fatto al governo del Paese, sia per il suo contributo nei confronti del nostro MoVimento”. Così con una nota Santangelo.

Quella che va avanti ormai da giorni tra Beppe Grillo, il fondatore, e Giuseppe Conte, il presidente, è la battaglia politica di fine estate per il controllo del Movimento 5 stelle, l’antipartito passato da oltre il 32% delle Politiche 2018 al 10% delle Europee di quest’anno. Intanto, prima di arrivare al redde rationem che si annuncia ma ancora non si consuma, ne è passata di acqua sotto i ponti: il governo Conte I, l’alleanza strategica con la Lega tra i due vincitori delle elezioni di sei anni fa; poi, la fine dell’alleanza nella pazza estate del 2019, la giravolta verso sinistra e il patto di ferro con il Partito democratico che dà vita al Conte II e apre la stagione del Campo largo, l’alleanza strutturale di centrosinistra.

Di fronte a giravolte, prese di posizione , patti locali, accordi in giunte regionali o comunali, la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna e la prospettiva di una più solida alleanza di governo a livello nazionale, il nucleo dello scontro si compatterà in occasione dell’Assemblea costituente di ottobre, quando l’ex premier vuole apportare una vera e propria rivoluzione all’interno del Movimento: cambiare nome e simbolo e, soprattutto, rivedere la regola dei due mandati, uno dei punti di maggiore frizione con Grillo e che, anche in passato, per le liste da presentare alle elezioni, aveva creato le fratture più insanabili.

Le iniziative contiane hanno provocato la reazione dell’ex comico genovese: “Ormai è chiaro come il sole: a ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il M5S. La prima è di una politica che nasce dal basso e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte”. Più che fare tabula rasa e ritornare allo spirito degli inizi, quindi, l’obiettivo dell’avvocato del popolo, per Grillo, è “un’opera di abbattimento”, “qualcosa di totalmente nuovo che non ha nulla a che fare col M5S”.