Tragedia sfiorata ad un matrimonio a Marsala. Il tutto per del polistirolo dentro l'auto usata dagli sposi. Con il padre dello sposo, proprietario dell'auto, che non gradisce, va su tutte le furie e tenta di investire alcuni invitati.
E' successo in una sala ricevimenti di Marsala, la scorsa notte intorno alle 2. La cerimonia stava ormai per finire e tutti gli invitati assistevano al classico "scarto/spacchettamento" dell'automobile dello sposo nel parcheggio interno della sala. Proprio davanti l'ingresso interno, succede qualcosa di imprevisto. Tolta la prima parte di pellicola si intravede che all'interno dell'auto è stato sparso del polistirene in piccoli pezzi, facilmente rimovibili con una aspirapolvere.
Il gesto non è stato apprezzato dal padre dello sposo, nonché proprietario dell'auto. Subito ha iniziato ad inveire contro il genero, a cui aveva affidato le chiavi per compiere l'attività. I toni sono diventati rapidamente minacciosi, con frasi del tipo "non lo dovevi fare", "mi fidavo di te", "tu sei responsabile", "adesso ci vogliono 100€ per pulirla".
Nonostante il padre fosse stato ripreso più volte dalla moglie e dai figli, ha continuato a scagliarsi contro il genero. Sempre moglie e figli, hanno allontanando il padre, portandolo poco distante dove era presente la loro seconda auto. Qui le minacce sono diventate sempre più consistenti: "ora la dovete pagare", "viri chi abbuschi". Con il padre allontanato e dentro l'auto sembrava tutto ritornato ad una falsa normalità.
Da lontano si sente una furiosa retromarcia, effettuata dal padre con la seconda auto per uscire dal parcheggio, sfiorando una Fiat Panda bianca parcheggiata alle spalle. Inserita la marcia avanti, l'auto accelera vigorosamente e senza ritegno verso il gruppo di persone che assisteva allo "scarto" dell'auto dello sposo. L'intenzione era volutamente il travolgimento degli spettatori, nessun accenno di decelerazione o frenata. Fortuna vuole che il nutrito gruppo di persone era già in preallarme e tutti sono riusciti a scansarsi in tempo, sfiorando davvero per qualche centimetro la tragedia, degna dei migliori atti di terrorismo.
Al passaggio tra la folla, con una velocità maggiore di 30 km/h, l'auto ha travolto una bomboniera in vetro, i cui frammenti sono schizzati addosso ad un bambino sul ciglio della stretta via del parcheggio interno, miracolosamente illeso. Dopo il passaggio, il padre si dilegua ma restano gli evidenti segni di un gesto spregiudicato e privo di ogni minimo raziocinio, con invitati tremanti, in lacrime e perfino svenuti. Non è stato richiesto il supporto della Polizia o del 118, ma resta davvero difficile credere che un po' di materiale da imballaggio sparso nell'abitacolo possa da un momento all'altro mettere fine a delle vite, bambini compresi.