E' durato oltre tre ore e mezzo l'interrogatorio della figlia diciassettenne di Giovanni Barreca, coinvolta insieme al padre e ai coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente, nella strage di Altavilla Milicia in cui persero la vita la madre Antonella Salamone e i due fratelli Kevin, di 16 anni, ed Emanuel, di soli 5 anni. Durante la prima udienza del processo, che si svolge con rito abbreviato presso il Tribunale dei minorenni, la giovane ha raccontato, spesso spezzata dal pianto, i dettagli agghiaccianti di quel massacro, ammettendo il proprio coinvolgimento. Ha descritto come le violenze fossero state istigate dai due coimputati, definiti i "fratelli di Dio".
Nel corso del dibattimento, il giudice per l'udienza preliminare (GUP) ha respinto la richiesta di messa alla prova avanzata dalla difesa della giovane, considerandola "manifestamente infondata e irrilevante" nel contesto del processo per un reato così grave. L'omicidio, aggravato dal legame familiare tra la vittima e l'autore, rientra nelle fattispecie previste dal decreto Caivano, recentemente introdotto per inasprire le pene e i trattamenti sanzionatori per i minorenni in casi di omicidio.
La messa alla prova, un meccanismo alternativo alla detenzione che permette di evitare la cella e prevede un percorso di riabilitazione e reinserimento, non è più applicabile per reati così gravi, come l'omicidio di un genitore o di un ascendente. La giovane, che compirà 18 anni il 7 ottobre, non ha quindi potuto beneficiare di questa misura alternativa.
L'avvocato Carmelo Salamone, difensore della ragazza, aveva sollevato una questione di legittimità costituzionale sulla nuova normativa, ma il giudice ha ritenuto la richiesta irrilevante per il caso in questione, affermando che i tempi della messa alla prova, che può durare massimo tre anni, sarebbero troppo brevi per un'effettiva riabilitazione, data la gravità del reato.
La prossima udienza proseguirà con ulteriori testimonianze e con il dibattimento del caso, che ha scosso profondamente la comunità di Altavilla Milicia e l'intera Sicilia.