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03/10/2024 06:00:00

Anno scolastico nuovo, vecchi problemi: a Trapani la mensa ancora non parte

Gli alunni tornano tra i banchi di scuola, ma il servizio mensa non è ancora attivo, creando disagi a molte famiglie. I bambini frequentano le lezioni già da due settimane, ma la mancanza del servizio di refezione costringe i genitori a riorganizzarsi per garantire loro il pranzo. Un problema, questo, che si ripresenta puntualmente ogni anno, tra la frustrazione e la preoccupazione generale.

Come genitori abbiamo per svariati motivi sperimentato situazioni simili già in passato. Siamo stanchi, ancor prima di iniziare l’anno scolastico – dice Katia Di Pasquale, amministratore della pagina del “Comitato spontaneo dei Genitori di Trapani” - È importante una programmazione adeguata evitando di operare in una continua emergenza. Noi continuiamo a rimanere vigili e attenti cercando di capire il perché del costante fallimento di questo importante servizio”.

Il ritardo sarebbe dovuto a verifiche burocratiche più complesse nel settore pubblico rispetto a quello privato. Nonostante il periodo estivo avrebbe offerto il tempo necessario per espletare tutte le procedure, il Comune non è riuscito a concludere l'iter burocratico prima dell'inizio delle lezioni.

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“Ogni anno la stessa storia perché in altre regioni la mensa parte il lunedì successivo alla riapertura della scuola – scrive Antonina Ruggirello -. E i genitori che lavorano fanno i salti mortali. Che disagio. Pensateci prima a come gestire la mensa invece di farlo a inizio anno scolastico”

Questo ennesimo rinvio mette a dura prova la pazienza di genitori e insegnanti, già alle prese con i disagi causati dai cambi di sede dovuti ai lavori di ristrutturazione finanziati dal Pnrr.

“Ma abbiamo almeno una data di inizio del servizio? meno male che è l’ultimo anno per mio figlio, non vedo l’ora di uscirne!” scrive esasperata un’altra mamma, Valentina D'Angelo.

Il problema sembra legato all'appalto per la gestione della mensa. Il bando, pubblicato ad agosto, a poche settimane dall'inizio della scuola, non si è ancora concluso. Il sindaco Giacomo Tranchida giustifica il ritardo con la necessità di "un'ulteriore analisi sulla bontà dell'offerta" per garantire la qualità dei pasti.

«L’ufficio competente ha seguito correttamente le procedure di gara, ma durante la fase di partecipazione, si è registrato un numero limitato di offerte. Solo due aziende hanno preso parte al bando e una di queste ha presentato un’offerta che, tecnicamente, è stata ritenuta anomala», ha spiegato il Sindaco, facendo riferimento al ribasso significativo rispetto alla media di mercato proposto dalla ditta vincitrice.

Secondo le normative in vigore, quando un’offerta presenta un ribasso considerevole, è necessario avviare una serie di verifiche per garantire la sostenibilità e la qualità del servizio che verrà erogato. «Abbiamo avviato un’ulteriore analisi sulla bontà dell’offerta, ed è stato richiesto un approfondimento tecnico per escludere qualsiasi rischio legato alla qualità del servizio. L’imprenditore coinvolto è stato già contattato e gli uffici stanno facendo tutti gli accertamenti necessari», ha aggiunto il Sindaco. Nonostante le difficoltà amministrative, Tranchida ha espresso la volontà di risolvere la situazione rapidamente, senza compromettere la qualità del servizio che le famiglie e gli studenti attendono.

«Oggi ho dato disposizioni di procedere con una diffida, poiché è fondamentale che, nel rispetto delle leggi e delle normative, si agisca con la massima tempestività. Non possiamo permetterci di prorogare ulteriormente un servizio fondamentale come la mensa scolastica».

Spiegazioni che non convincono l’ex consigliera comunale dei 5 stelle, oggi referente territoriale, Francesca Trapani, la quale definisce il ritardo "inaccettabile" e "offensivo per l'intelligenza dei cittadini".