Le piogge cadute in Sicilia nel mese di settembre si sono rivelate del tutto insufficienti per migliorare la grave situazione degli invasi, che continuano a restare ben al di sotto dei livelli di guardia. Nonostante qualche precipitazione locale abbia portato temporanei benefici alla vegetazione, il quadro complessivo rimane critico.
Secondo i dati diffusi dal Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), le piogge di agosto e settembre non sono riuscite a colmare il deficit idrico accumulato nell'Isola. Questa mancanza di piogge significative sta mettendo sotto pressione il sistema di approvvigionamento idrico, sia per l'agricoltura che per gli usi civili, con effetti evidenti sui livelli delle falde acquifere e sui deflussi superficiali.
Le temperature, sopra la media stagionale, hanno ulteriormente aggravato la situazione, aumentando il processo di evaporazione e riducendo ulteriormente la disponibilità idrica. Le condizioni attuali degli invasi siciliani, che non riescono a recuperare il deficit accumulato nei mesi scorsi, stanno destando preoccupazione tra gli agricoltori e le autorità locali.
Il mese di ottobre non sembra offrire prospettive migliori. Le previsioni meteo indicano infatti che anche il prossimo mese sarà caratterizzato da precipitazioni scarse e non uniformi, rendendo ancora più difficile la possibilità di un recupero significativo delle riserve idriche.
Per fare un esempio concreto, la stazione SIAS di Paternò, vicino Catania, ha registrato solo 300 millimetri di pioggia negli ultimi 12 mesi, un dato che rappresenta appena il 40% della media attesa rispetto allo stesso periodo tra il 2003 e il 2022. Dati simili emergono anche in altre aree dell'isola, come il Trapanese, dove le precipitazioni attese sono ben al di sotto della media.
Con l'autunno già iniziato e senza segni di un cambio di tendenza meteorologico all'orizzonte, la crisi idrica in Sicilia rischia di diventare sempre più acuta. La speranza è che nelle prossime settimane si verifichino episodi di pioggia più abbondante, ma al momento le previsioni non lasciano spazio all'ottimismo.